Accoglienza. Dopo la svolta di Cameron c’è la moglie.

cameronLA SVOLTA di Cameron sulle quote migranti, dopo la posizione rigida e ostinata tenuta per mesi, è stato attribuito soprattutto alla moglie Samantha. È lei, fascinosa quanto dolce mamma di 4 bambini, che lo avrebbe persuaso a ripensare alla scarsa accoglienza che la Gran Bretagna ha riservato finora ai migranti (ne ha accettati solo 216, contro le centinaia di migliaia di altri paesi) ricordandogli che tra questi ci sono anche tanti bimbi, le cui sofferenze le hanno toccato il cuore. La foto del piccolo Aylan, morto sulla spiaggia, sarebbe poi stata l’ultima goccia e avrebbe fatto breccia anche nel cuore del premier, senza dubbio ricordandogli il trauma della morte del primo figlio, Ivan, nato nel 2002 con paralisi cerebrale e morto dopo 6 anni e mezzo di cure. Ogni volta che ci sono di mezzo dei bambini, Cameron (48 anni) rivela il suo animo più sensibile, sotto la scorza da duro che preferisce mostrare al mondo. Cameron intervenne anche, qualche mese fa, sulla storia del bambino rapito dai genitori per portarlo in un altro ospedale per curarlo da un tumore.
E Samantha, 44 anni, che è «ambasciatrice» globale dell’organizzazione benefica «Save the Children» e che ha conosciuto personalmente dei bambini rifugiati dopo aver visitato un campo profughi in Libano appena due anni fa, ha insistito perché il premier facesse qualcosa per i migranti. Ecco quindi cosa ci sarebbe sotto il repentino cambio di politica di Cameron, anche se lui non ha voluto ammettere nulla, dicendo solo: «Come padre e come essere umano, non si può evitare di commuoversi davanti a queste terribili immagini. La foto di quel bambino mi rimarrà dentro per molto tempo. E la domanda è: che cosa posso fare, non solo come padre ma come primo ministro».

Fonte: LA STAMPA