Accoltellata a Roma, il gip: inquietante spregiudicatezza dell’aggressore

Ha ravvisato una inclinazione “alla violenza” e una “inquietante spregiudicatezza, non solo nella scelta della vittima – una giovane donna sola – ma anche nella commissione del fatto in un luogo pubblico e certamente presidiato da sistemi di videosorveglianza, oltre che da controlli diretti delle forze dell’ordine”. Lo si legge nell’ordinanza con cui il gip di Milano, Natalia Imarisio, ha convalidato il fermo e disposto il carcere per Alexander Chomiak, il senzatetto polacco di 24 anni accusato di aver accoltellato, la notte di San Silvestro, alla Stazione Termini di Roma, una turista israeliana.

Il “compendio indiziario” a carico di Chomiak è “possente e univoco”. Anche se lui ha provato a negare di essere l’autore dell’aggressione con risposte “perfettamente lucide”, ma “generiche, contradditorie” e inverosimili. Scrive la gip Imarisio nell’ordinanza indicando, tra gli elementi che hanno portato al suo fermo, il fatto che lui stesso ha ammesso di essere stato identificato per “un furto in un bar” il 27 dicembre. Identificazione che ha “consentito il riconoscimento certo”.

“Non sono io quella persona”. Così Aleksander Mateusz Chomiak, il senzatetto polacco di 24 anni fermato ieri per aver accoltellato a Roma una turista israeliana, ha negato di essere l’uomo ripreso nelle immagini che documentano l’aggressione e si è dichiarato innocente. Lo ha riferito il suo legale, l’avvocato Francesca Rena, al termine dell’interrogatorio del giovane davanti al gip di Milano Natalia Imarisio nel carcere milanese di San Vittore. Il legale ha riferito che il giudice ha convalidato il fermo e depositerà l’ordinanza di custodia cautelare. 

Dopo l’interrogatorio, durato circa un’ora, il legale Francesca Rena ha spiegato ai cronisti fuori dal carcere che il polacco “ha risposto alle domande” del giudice e si è “dichiarato estraneo ai fatti”. L’uomo, che pare abbia avuto un atteggiamento ‘tranquillo’ nell’interrogatorio, ha detto di “non essere mai transitato dalla stazione di Roma Termini il 31 dicembre perché non ne aveva necessità” e di non essere quella persona ripresa nelle immagini dell’aggressione.

Il legale ha detto che per ora l’uomo “resta in carcere” e che il “fermo è stato convalidato”. Nelle prossime ore il giudice depositerà l’ordinanza di custodia in carcere. Il giovane ha riferito anche che era in Italia “da 7-8 mesi” e che ha vissuto “anche aiutato dalla Caritas tra Roma e Torino”. Quando gli atti passeranno alla Procura di Roma competente per le indagini il 24enne potrebbe essere trasferito, sempre a detta del legale, in un carcere più vicino alla Capitale.  

Il 24enne è “socialmente pericoloso” e potrebbe colpire ancora: è quanto, in sostanza, ha sostenuto il pm milanese Enrico Pavone nella richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere per il giovane, inviata al gip Natalia Imarisio. Il clochard verrà interrogato dal giudice nel pomeriggio.

Secondo quanto emerge dagli accertamenti degli inquirenti, Chomiak è una sorta di ‘fantasma’ che si aggirava da almeno 8 mesi per l’Italia ed è ipotizzabile che possa avere problemi psichici. Il giovane non ha detto nulla dopo essere stato bloccato e non parla italiano. Al momento il suo è stato un atto privo di motivazione.

I tre coltelli sequestrati ieri al giovane non sembrano compatibili con quello usato per ‘colpire’ la turista a Roma. Secondo le immagini dell’aggressione, l’arma utilizzata sarebbe più piccola di quelle ora in mano agli investigatori: due coltelli da cucina e un taglierino con una lama di 19 centimetri, che verranno comunque sottoposti alle analisi per accertare che non vi siano tracce di sangue o dna della vittima.


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