La strada verso l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea si arricchisce di nuove variabili che San Marino non può ignorare. La Francia ha infatti ribadito l’intenzione di classificare gli accordi con Andorra e San Marino come “accordi misti” e non come trattati di esclusiva competenza dell’UE. Lo riporta il giornalista Joel Picón del quotidiano ARA Andorra, citando fonti vicine ai negoziati europei.
Tale classificazione, se confermata, comporterebbe l’obbligo di ratifica da parte di tutti i parlamenti nazionali e regionali dei 27 Stati membri, e non solo da parte delle istituzioni comunitarie. Un processo molto più complesso, che potrebbe rallentare sensibilmente i tempi di approvazione, in particolare a causa delle dinamiche interne della politica francese, già cauta su accordi commerciali come quello tra UE e Mercosur.
L’Andorra, che condivide con San Marino un percorso negoziale analogo, ha già dovuto rinviare a tempo indeterminato il proprio referendum sull’Accordo di Associazione, in attesa che la questione venga chiarita a livello europeo. Lo riferiscono sia ARA Andorra che Digital Andorra, sottolineando la prudenza delle autorità andorrane nel non considerare questa una battuta d’arresto, ma una fase di normale approfondimento tecnico.
San Marino, da parte sua, prosegue il percorso verso l’integrazione europea, ma osserva con attenzione l’evolversi degli eventi. La questione della classificazione giuridica dell’accordo potrebbe rappresentare una sfida aggiuntiva nel calendario già articolato della Repubblica, impegnata a mantenere attivo e costruttivo il dialogo con le istituzioni comunitarie e con i singoli Stati membri.