Il Capo di Governo, Xavier Espot, ha deciso di sospendere due riunioni previste del Patto di Stato per l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea, con l’obiettivo di mantenere una posizione prudente in mezzo alla pressione esercitata dalla Francia. Secondo quanto appreso dal Diari, sebbene la lettera inviata ai membri del Patto non lo espliciti, dalla lettura del testo si comprende che il motivo principale della convocazione annullata è evitare che qualsiasi movimento politico o dichiarazione da parte di Andorra possa aumentare l’irritazione di Parigi, che ha lasciato chiarissimo che l’accordo deve essere “misto”.
La Francia sostiene che l’Accordo di Associazione debba essere etichettato come “misto”, cosa che obbligherebbe a una ratifica parlamentare in ciascuno degli Stati membri e rallenterebbe il processo. Questa posizione ha irrigidito le negoziazioni e ha messo in pausa la volontà del Governo di avanzare nell’agenda politica interna legata al patto europeo. In questo contesto, Espot ha annunciato che il prossimo incontro non avrà luogo fino a metà dicembre, in attesa che si definisca la posizione dei partner europei.
Sospese le due riunioni previste per novembre e dicembre
Il messaggio del Capo di Governo invita a mantenere la discrezione ed evitare iniziative proattive che possano essere percepite come una pressione inutile. Le sessioni previste per il 26 novembre e il 10 dicembre sono state ufficialmente annullate.
L’Eliseo reclama che l’accordo sia ratificato dai parlamenti nazionali
Con questa mossa, l’Esecutivo cerca di evitare ulteriori frizioni diplomatiche con la Francia e guadagnare tempo in attesa di una risposta ufficiale del Consiglio dell’Unione Europea. Il rinvio delle riunioni del Patto di Stato lascia in sospeso il coordinamento politico interno sull’Accordo di Associazione. Il gesto di Espot evidenzia la volontà di non compromettere le relazioni bilaterali con uno dei principali Stati garanti o con il Coprincipe Emmanuel Macron.
L’ambasciatore francese ad Andorra, Nicolas Eybalin, aveva già avvertito che un rifiuto o una cattiva gestione dell’Accordo potrebbe avere conseguenze negative nelle relazioni bilaterali, insistendo che Parigi si aspetta dalle autorità andorrane un atteggiamento costruttivo e un messaggio unitario sull’Europa.
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