Achille Zechini..''probabilmente un'unica banda''….ma le telecamere????

 

Tre furti e un tentato furto tutti a Serravalle. Comandante Zechini, si tratta di un’unica banda? “Si tratta probabilmente di un’unica banda, che ha agito nell’arco della stessa giornata, ma non possiamo dire che siano sempre le stesse persone ad avere operato nei giorni precedenti. Le modalità, infatti, sono diverse: è possibile che siano più gruppi”.

Lo sportello bancomat fatto saltare in aria: si tratta di professionisti, indubbiamente. Perché proprio all’IBS e non in una delle altre banche di Domagnano? “Si tratta di professionisti che vengono non solo da fuori San Marino, ma da fuori circondario. Perché proprio l’IBS? Perché sanno scegliere anche il bancomat, essendo dei professionisti. Le conoscenze tecniche a loro disposizione le hanno utilizzate non tanto per decidere come farlo saltare ma per ponderare i sistemi di difesa: la prima scelta è proprio sul tipo di sportello. Importanti poi le tempistiche:i malviventi hanno dovuto calcolare i tempi tra far saltare in aria il bancomat e aprire la porta anti-panico, azioni quasi simultanee”.

San Marino è in reale pericolo criminalità, inutile nasconderlo: negli ultimi tempi abbiamo assistito ad un’escalation vorticosa. Dove sono da ricercare le cause? “I furti nel 2008, nonostante la concentrazione in un arco temporale ristretto, sono inferiori rispetto a quelli del 2007, il che non significa però che la gente non sia preoccupata. La percezione e il livello di sicurezza che si hanno sono importanti tanto quanto la sicurezza in termini oggettivi. Serve un’attività di monitoraggio e controllo ancorato allo studio del fenomeno e delle norme che consentono di operare. Il problema si pone quando non è una banda stanziale sammarinese o che ha appoggi diretti a San Marino. Su questo fronte vi sono carenze normative che sono limitative. Se le intercettazioni a San Marino non sono ammesse, non possiamo chiederle all’Italia: è inutile. Se il Gps non possiamo metterlo sulle auto che entrano in territorio, non possiamo conoscerne gli spostamenti. Non possiamo, inoltre, chiedere una rogatoria per i tabulati delle celle agganciate ad un telefono cellulare su cui c’è il sospetto: è ovvio che non sapremo mai se la persona sospettata sia stata o meno a San Marino. Bisogna ampliare alcune fattispecie che non sono comprese nella nostra normativa, giustamente non comprese direi, per come si opera sul Titano. Penso che uno strumento di controllo al confine, affidato ad una strumentazione elettronica, non sia la panacea di tutti i mali, ma un grosso deterrente sì. E noi potremmo ridurre fortemente le auto sospette”.

Come può essere di aiuto la cittadinanza? “Avvisandoci sempre – conclude Zechini – anche per il minimo segnale di sospetto”.

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