Acquacoltura, la Regione investe 1,2 milioni per sostenibilità e competitività. Mammi: “Nuove risorse per la crescita delle imprese”

Acquacoltura, pesca, pesce, pescatoriUn’acquacoltura innovativa, capace di garantire nuove opportunità di reddito agli operatori facendo leva sulla qualità e sulla diversificazione dei prodotti. Il tutto all’insegna della sostenibilità sotto il profilo ambientale e senza dimenticare il miglioramento della sicurezza e delle condizioni di lavoro.   

Sono gli obiettivi del bando approvato dalla Giunta regionale che, nell’ambito degli interventi del Feamp 2014-2020, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, mette a disposizione 1,2 milioni di euro di contributi sugli investimenti per favorire l’ammodernamento delle imprese acquicole e rilanciare la competitività di un settore che in Emilia-Romagna conta su circa 1.800 imprese e dà lavoro a oltre 2.500 addetti.    

Le domande di contributo, con tutta la documentazione richiesta, devono essere presentate entro il 31 marzo 2022 e trasmesse in via esclusiva mediante Pec (posta elettronica certificata) all’indirizzo Pec territoriorurale@postacert.regione.emilia-romagna.it in formato pdf.   

Le spese ammissibili

Acquisto di macchinari e attrezzature;  costruzione, ampliamento e/o miglioramento degli impianti; esecuzione di opere murarie e impiantistiche; acquisto di nuove imbarcazioni e di mezzi di servizio: sono solo alcuni degli investimenti ammessi a contributo, che comprendono anche le spese per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, l’acquisto di mezzi per il trasporto e per la vendita al dettaglio dei prodotti ittici, nonché di servizi e attrezzature informatiche e relativi software e hardware necessari per la realizzazione dell’investimento.

I progetti pervenuti saranno valutati secondo determinati parametri e inseriti in una graduatoria finale. I contributi saranno concessi fino ad esaurimento del budget disponibile.


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