Il mondo del cinema piange la scomparsa di Claudia Cardinale, diva senza tempo e simbolo di eleganza e impegno civile, morta a 87 anni. A confermare la notizia è stato il suo agente all’agenzia AFP, sancendo la perdita di una delle attrici che hanno attraversato e segnato oltre sessant’anni di storia della settima arte.
Nata a Tunisi nel 1938 da una famiglia siciliana, entrò casualmente nel percorso che l’avrebbe consacrata: nel 1957 vinse un concorso di bellezza della comunità italiana a Tunisi, porta d’ingresso al cinema. Da lì si aprì una carriera straordinaria che la vide diretta dai più grandi maestri: Visconti, Fellini, Leone, Monicelli, Germi. Tra le interpretazioni indimenticabili, rimangono scolpite quelle ne Il Gattopardo, 8 ½ e C’era una volta il West, film-capolavoro che ne hanno reso il volto immortale.
Negli anni Sessanta e Settanta, la Cardinale fu sinonimo di fascino internazionale, approdando anche a Hollywood con titoli come La Pantera Rosa e Circus World. A fianco di successi commerciali scelse, soprattutto dagli anni Ottanta, opere coraggiose insieme al compagno e regista Pasquale Squitieri, senza mai abbandonare l’impegno civile. La sua voce si affiancò infatti ad Amnesty International e al lavoro come Ambasciatrice di Buona Volontà UNESCO per i diritti delle donne, ruolo che interpretò con la stessa intensità dei suoi personaggi.
Il suo percorso artistico è costellato di riconoscimenti: cinque David di Donatello, cinque Nastri d’argento, premi alla carriera nei festival più prestigiosi, tra cui il Leone d’oro di Venezia e l’Orso d’oro di Berlino.