Addio a Sven-Göran Eriksson: il mondo del calcio piange un gigante della panchina

epa07275768 Sven-Goran Eriksson, head coach of the Philippines, reacts during the 2019 AFC Asian Cup group C preliminary round match between Philippines and China in Abu Dhabi, United Arab Emirates, 11 January 2019. EPA/ALI HAIDER

Il calcio internazionale è in lutto per la scomparsa di Sven-Göran Eriksson, uno degli allenatori più influenti degli ultimi decenni. L’ex tecnico svedese si è spento all’età di 76 anni, dopo una lunga battaglia contro un tumore al pancreas, malattia che aveva affrontato con la stessa dignità e compostezza che lo hanno sempre contraddistinto sul campo e fuori.

Eriksson lascia un’eredità indelebile nel mondo del calcio, con una carriera che ha toccato i vertici più alti sia in club che a livello nazionale. In Italia, il suo nome è indissolubilmente legato alla Lazio, squadra con cui ha scritto alcune delle pagine più gloriose della sua storia. Dal 1997 al 2001, il tecnico svedese guidò i biancocelesti a uno storico Scudetto nel 2000, oltre a conquistare una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea e due Coppe Italia, regalando ai tifosi momenti indimenticabili e trasformando la Lazio in una delle squadre più temute d’Europa.

Non solo Lazio. Eriksson ha lasciato il segno anche alla guida della Roma e della Sampdoria, conquistando con i giallorossi una Coppa Italia nel 1986 e portando i blucerchiati a un rispettabile terzo posto in Serie A. Le due squadre hanno voluto ricordarlo con messaggi di cordoglio e gratitudine, sottolineando la sua classe, il rispetto e l’integrità che lo hanno sempre accompagnato in ogni fase della sua carriera.

Ma Eriksson è stato molto di più di un allenatore di club. Il suo nome è entrato nella storia quando divenne il primo tecnico straniero a guidare la nazionale inglese, ruolo che ha ricoperto dal 2001 al 2006, portando l’Inghilterra ai quarti di finale dei Mondiali e degli Europei. La sua influenza sul calcio inglese è stata profonda, tanto che anche in Inghilterra non sono mancati i tributi, con il Manchester City che ha ricordato “un gentiluomo del calcio”.

Il mondo sportivo e non solo ha reagito con commozione alla notizia. La Lazio, in un toccante messaggio, ha ringraziato il “mister” per tutto ciò che ha fatto per il club, mentre il presidente Claudio Lotito ha sottolineato come Eriksson fosse “non solo l’allenatore più vincente della storia del club, ma anche un uomo di grande integrità e dignità”. Anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha reso omaggio al tecnico, definendolo “un grande uomo e un esempio di coraggio”.