“Adesso liberi tutti”. La carica dei 5 Stelle ?in fuga da Rousseau

Un manifesto“per tornare a volare alto” e per spiegare che al fine di raggiungere questo obiettivo è necessario “anteporre le idee alle persone, le riforme alle poltrone, l’esempio personale al cambiamento che vogliamo vedere negli altri”. I tempi sono cambiati e il M5s di strada ne ha fatta ma ora è l’Associazione Rousseau che vuole scendere in campo.

Dal Blog delle Stelle, l’Associazione annuncia il “Manifesto ControVento. Principi e valori per ritornare a volare alto” che presenterà il prossimo 10 marzo alle 19. Nel documento si spiega che “per tornare a volare alto” è necessario cambiare il modo di agire: “Non dobbiamo accomodarci sulle seggioline della tifoseria della politica, sventolando le bandiere di destra contro sinistra, opposizionisti contro governisti, nordisti contro sudisti”. “Per tornare a volare- si sottolinea ancora- alto dobbiamo sfidare il vento del ‘si è sempre fatto cosi’, dobbiamo avere il coraggio di confrontarci con tutte le idee e dobbiamo decidere se essere dei segnavento degli umori del momento o se correre controvento e ritornare a volare”:

Nell’intenzione dell’Associazione il Manifesto vuole essere non solo un codice etico di riferimento “per la nostra azione” ma anche un perimetro “solido e ben definito di termini e condizioni di utilizzo dell’ecosistema Rousseau al fine di poter esercitare pienamente quel ruolo di garanzia che consenta, da una parte, metodi e processi di partecipazione ancora più trasparenti e condivisi e, dall’altra, una sempre più attenta e intransigente tutela dei diritti di cittadinanza attiva e digitale dei cittadini”. Tale documento è “liberamente e continuamente ispirato da idee di Dario Fo, Adriano Olivetti, Francesco d’Assisi, Mahatma Ghandi, Giorgio Gaber, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Un ‘pantheon’ che viene richiamato nella comunicazione sul Blog delle Stelle e che raccoglie illustri figure come i cofondatori M5s, un cantautore icona dell’anticonformismo, l’imprenditore scelto come riferimento dallo stesso Gianroberto Casaleggio, due Premi Nobel e il Patrono d’Italia, la cui ricorrenza è stata scelta come data fondativa del Movimento.

In un post pubblicato su Facebook l’Associazione Rousseau ha poi spiegato che questo “non è più tempo di avere sogni moderati. È tempo di confronto, di idee ribelli, di sogni che non siano bollati di utopia da chi non ha capacità, voglia o coraggio di realizzarli”. “Per questo – si legge ancora nel post- è arrivato il momento di riattivare i motori e cominciare la nostra corsa controvento. Ogni fase servirà per irrobustire le ali, per potenziare la corsa, per chiarire l’orizzonte. Ogni momento sarà aperto alle vostre critiche, ai vostri suggerimenti e ai vostri miglioramenti”.

MANIFESTO CONTROVENTO Mercoledì 10 marzo alle ore 19 presenteremo come Associazione Rousseau il: Manifesto ControVento….

Pubblicato da Associazione Rousseau su Giovedì 4 marzo 2021

Forse nelle intenzioni degli ideatori questo Manifesto serve come punto di unione e di ripartenza del M5s. Nella realtà, però, sta già suscitando malumori tra i pentastellati. “Ora liberi tutti: ci disiscriviamo”. È uno dei messaggi che rimbalza nelle chat dei parlamentari 5s, visionato dall’Adnkronos, dopo che l’associazione Rousseau ha reso nota l’iniziativa della nascita di un manifesto politico, ControVento. L’idea, che pare accomunare gran parte dei senatori e dei deputati pentastellati, è quella di cancellare l’iscrizione dall’Associazione Rousseau, così da non dover più corrispondere i 300 euro chiesti mensilmente dalla piattaforma presieduta da Davide Casaleggio.

“Non siamo più legati, Casaleggio è andato alla guerra aperta”, ha annunciato una fonte di peso. La tensione è altissima. Il rischio di una frattura insanabile appare decisamente concreto. “L’addio alla fine ce lo ha dato lui, la nascita del ‘manifesto ControVentò parla chiaro e va in quella direzione”, ha affermato all’Adnkronos il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, ribadendo che “Rousseau è un partito politico nel M5s che lavora contro il Movimento e con i soldi dei suoi parlamentari”.

Che la rottura sia ormai ad un passo è testimoniata anche dalle parole rilasciate all’Adnkronos dal deputato Gianluca Vacca, ex sottosegretario alla Cultura nel governo Conte I. “Il post di poco fa sembra un attacco al Movimento. A questo punto credo che non ci siano più margini di ricomposizione della frattura, sempre più insanabile”, ha annunciato con toni decisamente duri il parlamentare pentastellato. Sulla stessa lunghezza d’onda Sergio Battelli, deputato e presidente della commissione Politiche Ue: “Mi pare chiaro che l’associazione Rousseau abbia deciso di spiegare le vele e andare per conto suo. Buona fortuna”.



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