I corteggiamenti non funzionano con Rete e Dm-Si: la coalizione esclusa dal ballottaggio annuncia che non darà nessuna indicazione di voto per il 4 dicembre prossimo ai suoi elettori.
“La logica del male minore non ci appartiene- motiva in una lunga nota Democrazia in movimento- altrimenti saremmo già scesi a compromessi”.
Inoltre, “l’elenco degli uomini più votati- prosegue- ci conferma che nè una parte, nè l’altra, potrà fare qualcosa di buono per il Paese”. Parole che piovono come una doccia fredda per le due coalizioni rimaste in partita.
La parole di elogio da loro spese per il movimento dopo il voto appaiono un ravvedimento tardivo e interessato: “Di colpo- fanno notare Rete Dm-Si- sostengono pubblicamente di stimarci, mentre fino a ieri alcuni di loro sputavano veleno su di noi e dunque su di un cittadino elettore su quattro”.
E ancora: “Fino a ieri, cari concittadini, per questi politicanti eravate degli sprovveduti, ora siete voti da corteggiare”.
In definitiva, “non saremo certo noi a dar loro manforte”, assicurano. Anzi, fin da ora Rete e Movimento Democratico promettono battaglia nei confronti delle due coalizioni perchè “ognuna, a modo suo, è espressione del sistema”.
Parole amare poi sono espresse all’indirizzo di Civico 10: “Abbiamo tentato di convincere della bontà del progetto movimentista chi col sistema ci pareva meno compromesso”, ricordano. “