Aemilia: 14 anni e sei mesi per Gianluigi Sarcone in appello

(ANSA) – BOLOGNA, 25 GEN – La Corte d’appello di Bologna ha
condannato a 14 anni e sei mesi Gianluigi Sarcone, personaggio
di rilievo nell’organizzazione ‘ndranghetistica emiliana al
centro del processo ‘Aemilia’. La sentenza, che riduce
leggemente la pena all’imputato, unifica con la continuazione
dei reati la parte processata in primo grado col rito ordinario
(definita a Reggio Emilia con tre anni e sei mesi) e abbreviato
(16 anni e quattro mesi) per associazione mafiosa. Il sostituto
pg Lucia Musti aveva chiesto la pena finale di 18 anni.
    La posizione di Sarcone era stata stralciata dal filone
principale dell’appello, chiuso a dicembre con 91 condanne per
oltre 700 anni di carcere, dopo la ricusazione del collegio
giudicante da parte dell’imputato, difeso dall’avvocato Stefano
Vezzadini. Gianluigi è il fratello di Nicolino Sarcone, già
condannato in via definitiva e considerato il capo della cosca
emiliana sgominata nel 2015.
    In una lettera inviata alla Corte l’imputato si è dichiarato
colpevole dell’accusa di aver fatto parte dell’associazione, dal
2004 al 2015, chiedendo scusa e dicendo di volersi dissociare
dal gruppo. Ha anche detto che non intende ricorrere in
Cassazione, ma ha negato di essere stato un organizzatore
dell’associazione, dal 2015 al 2018, durante la detenzione. Non
gli sono state concesse attentuanti. (ANSA).
   


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