Aeradria, scacco matto a Ryanair: il gigante low cost pagherà 650mila euro

Aeradria batte Ryanair. Il curatore fallimentare di Aeradria – la società di gestione dell’aeroporto fallita il 26 novembre 2013 – ha ottenuto circa 650 mila euro dalla compagnia irlandese, gigante dei voli low cost. La decisione – di pochi mesi fa – è arrivata attraverso una transazione tra le parti. Accordo che ha evitato un lodo arbitrale attraverso la Corte internazionale di Londra. La controversia tra Aeradria e Ryanair riguardava l’ultimo periodo di operatività della compagnia su Rimini. Fu interrotta il 23 settembre 2012, dopo pochi anni di collaborazione, durante i quali il vettore ha collegato Rimini e la Riviera a Londra (più altre destinazioni). Un colpo al cuore dello scalo, cui Ryanair garantiva circa 130mila passeggeri l’anno.
Un addio con molti strascichi. Ryanair chiedeva ad Aeradria 2,2 milioni di euro. Una cifra che i legali di Aeradria hanno sempre indicato come eccessiva, documentando in sede arbitrale la propria tesi attraverso documenti di natura contabile, email ecc. Aeradria dal canto suo chiedeva a Ryanair di versarle 1,7 milioni di euro, che imputava a mancati pagamenti relativi ai transiti. In sostanza – la tesi dell’ex gestore del ‘Fellini’ e del curatore – Ryanair se n’era andata da Rimini senza pagare il conto. Durante il lungo braccio di ferro Ryanair aveva inizialmente ridotto la propria ‘pretesa’ a 500mila euro (la differenza tra 2,2 e 1,7 milioni). Il curatore Santini ha ‘resistito’, forte soprattutto della cessione fuori tempo massimo del credito da Ams a Ryanair. La richiesta della compagnia è scesa prima a 100mila euro, poi a zero, ovvero ‘pari e patta’. Dal canto suo Santini – che sulla vicenda si limita a un lapidario ‘no comment’ – ha rinunciato al bottino grosso di 1,7 milioni, che avrebbe portato con ogni probabilità ulteriori strascichi legali in sede di tribunale civile in Italia. Non è l’unica causa vinta da Aeradria. In sede civile – sentenza passata in giudicato – ha ottenuto il risarcimento di un milione di euro dal ministero dei Trasporti per diritti aeroportuali pagati in eccesso da Aeradria fino al 2010. Questi soldi non sono ancora arrivati, a differenza della somma concordata nel lodo. Le somme recuperate andranno ai debitori, privilegiati e chirografari. Sono una decina le cause aperte da Santini nei confronti di vari soggetti, pubblici e privati, ancora in corso di svolgimento. Il Resto del Carlino