Aereo con sorella e matrigna di Bin Laden decolla da Malpensa e si schianta in Gran Bretagna

aereoVi erano la sorella e la matrigna di Osama bin Laden a bordo del Phenom 300, il piccolo jet in grado di trasportare fino a 9 passeggeri, precipitato ieri in un piccolo aeroporto in Gran Bretagna dopo essere decollato da Malpensa. È quanto riporta oggi il Daily Mail, citando media sauditi, ricordando che nell’incidente sono morte altre due persone, il pilota dell’aereo, di cittadinanza giordana, e un altro passeggero. Il velivolo era di proprietà della Salem Aviation di Jeddah, controllata dalla famiglia del fondatore di al Qaeda ucciso nel blitz delle forze speciali americane in Pakistan nel maggio del 2011. Sarebbe atterrato lo scorso 28 luglio all’aviazione generale di Malpensa, lo spazio tra il Terminal 1 e il Terminal 2 da cui partono i voli gestiti da società di handling private. Un’area diversa da quella dedicata al normale traffico di passeggeri o merci. Dopo la breve sosta, quindi, l’aereo è ripartito ieri da Malpensa, diretto verso il Regno Unito.

Prudenza sull’identità delle vittime

Secondo le prime ricostruzioni, il jet è precipitato in fase di atterraggio nell’aeroporto di Blackbushe, in Hampshire, mancando la pista e andandosi a schiantare nel vicino parcheggio di una rivendita di auto, provocando una potente esplosione ed un incendio. Non vi sono state vittime a terra. Secondo quanto riporta il quotidiano britannico, la polizia non ritiene che sia stato un atto terroristico o criminale. L’ambasciata saudita a Londra, riporta il sito della Bbc, ha diffuso una dichiarazione, pubblicata su Twitter, con l’ambasciatore, il principe Mohammed bin Nawaf bin Abdul Aziz, offre le sue condoglianze alla famiglia ed ai parenti di Mohamed Bin Laden. Ma non vengono confermate le identità delle vittime. L’ambasciata aggiunge poi che continuerà a seguire le indagini sull’incidente condotte dalle autorità britanniche e lavorerà per il trasferimento delle salme per i funerali in Arabia Saudita.

Fonte: Corriere della Sera