Aeroporto di Rimini. Verona e Forlì vogliono scippare’ i voli russi. Intanto Ancona offre contributi ai tour operator

aeroporto-rimini1SOLDI alle compagnie e perfino ai tour operator. Non sta badando a spese l’aeroporto di Ancona, pur di mantenere anche in estate tutti i voli dalla Russia che prima arrivavano a Rimini. Alle maggiori agenzie, così come alle compagnie, lo scalo delle Marche ha offerto 21 euro a passeggero. Tanti, anzi tantissimi, considerando gli introiti che arrivano nelle casse dell’aeroporto dalle tasse d’imbarco per ogni volo. AIRIMINUM, la nuova società di gestione dello scalo di Rimini, è convinta che alla fine tutte le compagnie e i tour operator sceglieranno di tornare a operare al Fellini’, anziché rimanere ad Ancona. Nonostante le offerte economiche irripetibili messe sul piatto dallo scalo marchigiano, Rimini resta (per il momento) l’opzione preferita sia dai turisti, che così possono evitare il trasporto da Ancona alla Riviera, sia dagli stessi vettori e tour operator, che qui possono contare su una rete di servizi e un’offerta alberghiera molto più strutturate. Ma l’offerta indecente’ (come l’ha chiamata qualcuno a Rimini, leggendo le cifre) proposta da Ancona, sta preoccupando non poco sia la società di gestione dell’aeroporto, sia le istituzioni e gli operatori. Anche perché la concorrenza di Ancona non è l’unica. Bologna sta trattando con Aeroflot, la compagnia di bandiera russa, per raddoppiare i voli di linea. Anche l’aeroporto di Forlì si sta (timidamente) approcciando con i vettori russi per capire se ci sono dei margini di trattativa. Persino lo scalo di Verona sta facendo offerte alle compagnie russe che fino a novembre sbarcavano al Fellini’. L’AEROPORTO di Rimini insomma è accerchiato, e ripartire in queste condizioni (il primo volo è fissato per il 4 marzo) non sarà facile. Tanto che l’Apt sta preparando la controffensiva, con un piano di marketing e di comunicazione per rilanciare la Riviera sul mercato russo. «Ci presenteremo alla Fiera del turismo di Mosca, a marzo, con un progetto importante. Dobbiamo assolutamente riposizionarci sul mercato conferma il direttore Apt Emanuele Burioni Nonostante le tensioni internazionali e la svalutazione del rublo, i russi presto torneranno a fare vacanza all’estero, e la Riviera deve farsi trovare pronta perché questo resta un mercato molto importante per noi». L’Apt attende di capire quali risorse avrà a disposizione, ma la campagna (mediatica) di Russia avrà un valore di diverse centinaia di migliaia di euro. Qualche buona notizia per il Fellini’ arriva anche da Roma: c’è l’accordo tra lo Stato e le Regioni sul nuovo piano nazionale degli aeroporti, e Rimini si conferma tra gli scali di interesse nazionale. Manuel Spadazzi, Il Resto del Carlino