Dopo anni di difficoltà e incertezze, l’Aeroporto di Rimini rialza finalmente la testa. Dal primo volo del 2015, dopo il fallimento di Aeradria, lo scalo riminese ha attraversato una decade complessa, segnata da crisi e dalla sospensione dei voli da Russia e Ucraina a causa della guerra. Oggi, però, il ‘Fellini’ torna a rappresentare una porta internazionale strategica, grazie all’apertura di nuove rotte e all’arrivo di compagnie come British Airways, EasyJet e Vueling. Londra, in particolare, è diventata la destinazione più richiesta, con voli settimanali verso i tre principali aeroporti della capitale britannica.
Il 2025 segna un incremento del 35% dei passeggeri rispetto all’anno precedente, con una quota di viaggiatori stranieri che raggiunge l’86% solo nel mese di luglio. L’obiettivo dichiarato per il prossimo biennio è ambizioso: arrivare a 1 milione di passeggeri grazie a nuove compagnie e rotte, compreso il ritorno dei collegamenti con la Germania.
Il potenziamento dello scalo non si limita ai voli: gli investimenti sulle infrastrutture continuano. Sono stati completati il maxi impianto fotovoltaico e il nuovo sistema digitale di controllo dei biglietti, per un totale di 1,2 milioni di euro. Da qui al 2033, sono previsti lavori per 95 milioni di euro, che interesseranno terminal, parcheggi e servizi, ampliando l’area aeroportuale e modernizzando le strutture.
Il 2026 si annuncia come l’anno chiave per consolidare la crescita. Rimini ospiterà Routes Europe, il principale evento europeo dedicato all’aviazione commerciale, attirando dirigenti e manager di 300 aeroporti, 100 compagnie aeree e rappresentanti di 50 destinazioni turistiche. L’evento sarà un’occasione strategica per promuovere ulteriormente lo scalo riminese e rafforzarne il ruolo internazionale, confermando il ‘Fellini’ come volano di sviluppo per la Riviera.