AFFAIRE H2O – Marco Podeschi, ex Presidente AASS: ”non abbiamo mai avuto un vero e proprio piano idrico a lungo termine

Sui lavori affidati a Beta studio di Padova dichiarava nel 2007 il presidente dell’Aass, Marco Podeschi: “Colmeremo in questo modo una delle lacune di questi anni: non abbiamo mai avuto un vero e proprio piano idrico a lungo termine”.

Forse al presidente sfuggiva la relazione di Lipparini. Che mostra quanto le necessità fossero evidenti 40 anni fa. Di acqua sotto i ponti ne è passata tanta. E anche di euro da una tasca all’altra.

Oltre centomila euro in consulenze finiti in Italia per ottenere un risultato già noto quarant’anni fa. La realizzazione di un invaso sul Rio San Marino, sul quale si è abbattuta la bufera a causa delle modalità di assegnazione degli ennesimi incarichi su valutazioni e relazioni, era stata prevista in uno studio di novanta pagine firmato da Tino Lipparini nel 1972, quando il geologo italiano aveva compilato una relazione intitolata “Studi, elaborati, proposte tecniche e provvedimenti legislativi volti alla realizzazione di un invaso per la raccolta di acqua a uso potabile e industriale” a San Marino. Nella quale non solo indicava i dettagli necessari per l’invaso, ma si spingeva oltre prevedendo un “parco faunistico – botanico”.

I nuovi studi erano necessari? Non proprio.
Questi studi “restano validi nel tempo, le osservazioni geologiche di superficie sono molto valide”, spiega il Roberto Bencini, geologo di Roma. “Dagli anni ’50 in poi la cartografia rimane costante, i lavori che venivano fatti negli anni ’70 sono molto accurati. Anche se per esprimere un giudizio di validità occorrerebbe analizzare il merito della relazione”. Insomma, riprendendo il discorso sulle risorse idriche nel nuovo secolo, valuta Bencini, “probabilmente sarebbe bastata una ripassata di aggiornamento”.

Fonte: La Tribuna