Il presidente Usa, Barack Obama, esprime cordoglio per i medici e i civili rimasti uccisi nel “tragico incidente” all’ospedale Msf a Kunduz, 19 le vittime di un raid aereo attribuito ai caccia americani, ma precisa di voler aspettare i risultati dell’inchiesta del Pentagono “prima di esprimere qualsiasi giudizio”. E’ quanto si legge in una nota della Casa Bianca. Medici senza frontiere da parte sua nega che ci fossero talebani armati nel suo ospedale a Kunduz, la vera causa dell’inferno scatenato dai caccia della Nato sull’ospedale allestito dall’organizzazione umanitaria. L’ong inoltre annuncia il suo addio a Kunduz. Kate Stegeman, responsabile della comunicazione, ha spiegato che il suo staff e i pazienti in condizioni critiche sono stati trasferiti in due ospedali dell’area. “Nel nostro campo non è rimasto nessun membro di Msf”. Al momento dell’attacco aereo, nell’ospedale di Msf c’erano 105 pazienti e 80 membri del personale, tra stranieri e afgani. Il bilancio comunicato da Medecins Sans Frontieres è di 19 vittime: 12 sanitari e sette pazienti, tra cui tre bambini, almeno 37 i feriti.
