Agenzia Dire sulla concessione delle residenze

Il Titano apre i confini a due imprenditori e a un manager, rigorosamente dalla fedina pulita.
La Commissione affari esteri, riunita oggi a Palazzo Pubblico, ha accolto tre domande di residenza delle quattro presentate dall’esecutivo, secondo i parametri della nuova normativa.
Ovvero, favorire chi investe a San Marino e chi aiuta ad espandere la sua economia. Cosi’ e’ accolta la richiesta avanzata da Luca Filanti, originario di Chiaravalle, amministratore della Colombini Investment e manager strategico per lo sviluppo degli investimenti all’estero di Colombini Group. Idem per i riminesi Federico Corbelli, titolare della societa’ Atena, con sette dipendenti, e per Roberto Manni, a capo di Durabilis.
Entrambi gli imprenditori hanno presentato business plan che mostrano le intenzioni di ampliamento della loro attivita’. Il piano di sviluppo per il 2010 di Durabilis conta 30 dipendenti e 5 milioni di fatturato, per un investimento da 3 milioni di euro.
Mentre Corbelli mette su carta l’idea di investire tutti gli utili raccolti dal 2005 ad oggi.
Infine, per sostenere il proprio manager, anche Manuel Colombini, Ceo dell’omonimo gruppo imprenditoriale sammarinese, firma un documento allegato alla domanda di residenza in cui si sottolinea che “si tratta dell’unica istanza a tutt’oggi avanzata per un dirigente del gruppo a fronte di almeno 17 occupati”.
Tutte motivazioni ritenute sacrosante dai commissari che decidono di accogliere le richieste degli aspiranti residenti che comunque gia’ operano da diversi anni sul Titano. Puntini di sospensione invece per la domanda presentata da un imprenditore intenzionato a investire ex novo a San Marino: il suo business plan non e’ ritenuto sufficientemente chiaro per i commissari di opposizione a cui serve un ulteriore approfondimento. Ovvero, l’ambizione di Giovanni Battista Castelluccio di impiegare fino a 40 dipendenti non convince del tutto: “E’ produttore o commerciante di armi giocattolo?”, fa le pulci il consigliere Giuseppe Morganti del Psd.
Dal canto suo, il segretario di Stato per gli affari esteri, Antonella Mularoni, strappa con una telefonata al collega Marco Arzilli la promessa di portare nella prossima commissione dettagli ulteriori per fugare ogni dubbio. Volonta’ dei commissari e’ infatti aprire si’ le porte agli imprenditori, ma non prima di aver passato al setaccio buone intenzioni e fedina penale, per non cadere negli errori del passato. Cosi’ la Commissione sottoscrive l’indirizzo ribadito dal segretario Mularoni: le richieste di residenza di chi ha precedenti penali non saranno prese in considerazione. Di fatto, come spiega il segretario di Stato, tra chi e’ in lista di attesa, circa una trentina di imprenditori, c’e’ qualcuno che ha riportato condanne per assegni a vuoto e bancarotta e che sara’ definitivamente scartato. La commissione procede poi con l’accoglimento delle domande piu’ tradizionali: quattro richieste di ricongiungimento familiare e 17 concesse in base ai requisiti previsti dalla legge del ’97, ovvero dopo aver maturato 5 anni di permesso di soggiorno.
Residenza accordata anche a due nuovi commissari della legge, Manlio Marsili e Simon Luca Morsiani. A riguardo, date le indagini in corso oltre confine sulle residenze effettive dei magistrati, il segretario Mularoni assicura che “entrambi si sono impegnati a risiedere in Repubblica”.