
(ANSA) – CIVITANOVA MARCHE, 04 SET – Tre infermieri del
pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova Marche sono rimasti
feriti ieri sera durante un’aggressione da parte di un giovane.
La sua compagna era arrivata al pronto soccorso e lui ha dato in
escandescenze, colpendo a calci e pugni i sanitari. Due
infermieri hanno riportato lesioni guaribili in 20 giorni. Sul
posto sono intervenute una guardia giurata e la polizia che ha
portato via l’uomo. Sull’episodio interviene l’assessore
regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, che definisce “intollerabili le violenze e le intimidazioni verso il personale
della sanità. Gli infermieri ed i medici sono i professionisti
sanitari più colpiti nel nostro Paese – ricorda -. Si parla di
oltre 100mila aggressioni fisiche in Italia, negli ultimi anni.
La situazione si è peraltro aggravata con le misure di
contenimento degli accessi per il Covid nelle strutture
sanitarie. L’Inail parla del 46% di aggressioni agli infermieri
(sono i primi nel contatto di triage) e del 6% ai medici ogni
anno”.
Inoltre “la mancata denuncia o querela degli operatori
sanitari (il cosiddetto numero oscuro) rende il fenomeno ancora
sottostimato”, sottolinea. “Nei reparti e nei parcheggi si
assiste a fenomeni di criminalità predatoria (piccoli furti),
anch’essi sottostimati, che richiedono l’apertura di posti di
polizia. Non si capisce – incalza – perché di fronte a questi
fatti, in molte province delle Marche sono stati chiusi i
presidi di polizia presso i principali ospedali, lasciando
questi servizi coperti solo da guardie giurate e per quelli
esistenti l’organico è così esiguo che se ne compromette la
funzionalità. Anche il servizio sanitario sconta la carenza di
migliaia di medici e infermieri, ma il personale deve essere
difeso alla stregua di ogni altro cittadino”. “Ho già preparato
una lettera per il Ministero dell’Interno – conclude l’assessore
– a cui compete la responsabilità della tutela della sicurezza
pubblica per riaprire in tutti gli ospedali di primo e secondo
livello un presidio fisso di polizia”. (ANSA).
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