Agricoltura: Canale Emiliano Romagnolo, acqua dal primo marzo

(ANSA) – FORLÌ, 25 FEB – Tutto pronto per iniziare le grandi
manovre che dal primo del mese di marzo consentiranno al Canale
emiliano romagnolo (Cer) di portare la risorsa idrica a tutto il
comprensorio romagnolo e a una buona fetta di Emilia
centro-orientale. Come ogni anno i flussi garantiti a questo
vasto territorio regionale dal Cer, grazie alle acque pompate
dal fiume Po dall’impianto di Bondeno per oltre 150 chilometri
fino a Rimini, rappresentano l”oro blu’ di quest’area.
    “Basti pensare – spiega il Cer – che lo scorso anno, in
periodo di emergenza Covid 19, il Canale ha sollevato e portato
ai consorzi di bonifica associati che distribuiscono al comparto
agricolo la risorsa idrica oltre 332 milioni di metri cubi per
l’agricoltura, principale funzione del Cer. Saranno i consorzi
che potranno contare sull’apporto di risorsa idrica dal canale:
Consorzio di Bonifica Burana, Consorzio di Bonifica Pianura di
Ferrara, Consorzio di Bonifica Renana, Consorzio di Bonifica
Romagna Occidentale e Consorzio di Bonifica della Romagna. Così
come potrà beneficiarne sia Ravenna Servizi Industriali
(associato al Cer) per il rifornimento idrico industriale al
Petrolchimico di Ravenna, sia Romagna Acque, che incrementerà il
quantitativo disponibile per il crescente fabbisogno potabile
costiero nei mesi estivi in virtù dell’azione dei
potabilizzatori Bassette e Standiana di Ravenna”.
    “Il riavvio della distribuzione irrigua già dal primo marzo
si è anche quest’anno resa indispensabile per sostenere le
necessità dei trapianti delle colture da seme, che vedono nella
Romagna l’areale più importante d’Europa per tali pregiate
produzioni – ha commentato il presidente del Cer Massimiliano
Pederzoli – Il riavvio si rende comunque necessario per tutte le
colture e gli usi plurimi che in conseguenza del cambiamento
climatico trovano nel Canale emiliano romagnolo l’unica preziosa
certezza di acqua sul territorio”. (ANSA).
   


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