Agrigento. Cadono calcinacci in classe, ferito un bambino di undici anni

CALCINACCIUn bambino di 11 anni è rimasto lievemente ferito stamani nella scuola “Don Bosco” di Favara (Agrigento) in seguito al cedimento di alcuni pezzi di intonaco dal soffitto della sua classe. Il bambino, disabile si origini romene, è stato raggiunto da alcuni pezzi caduti dal tetto, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, dove i medici hanno giudicato le ferite guaribili in 7 giorni. Nel frattempo nella scuola elementare di Favara (Agrigento) sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri: i pompieri sono al lavoro per accertare eventuali altri pericoli nella struttura. Dopo il cedimento di calcinacci nell’aula, posta al secondo piano, del plesso “Don Bosco” le nove classi di scuola elementare e una di materna sono state evacuate. Gli insegnanti senza creare allarme fra gli studenti, li hanno fatti uscire ordinatamente dal plesso scolastico. Transennato, per impedirne l’accesso, l’ingresso dell’aula dove si è verificato il cedimento di calcinacci. Sul posto è accorso il sindaco Rosario Manganella oltre alla dirigente scolastica Brigida Lombardi e al responsabile della sicurezza dell’istituto d’istruzione Riccardo Lo Brutto. Il bimbo ferito che frequenta la quinta elementare, dopo i controlli sanitari, è stato già dimesso. Resta ancora, invece, sotto osservazione l’insegnante di sostegno del piccolo, anche lei leggermente ferita.

“E’ tutto sotto controllo. La scuola continuerà a funzionare. Domani sarebbe stata comunque chiusa perché sabato. Lunedì prossimo, 5 aule, quelle del primo piano,  dovranno essere sistemate. I bambini verranno a scuola e poi si stabilirà dove ci sono i posti per ospitarli temporaneamente”, ha detto la dirigente Lombardi. “Ho sentito al telefono la maestra leggermente ferita – ha spiegato Lombardi -. E’ tranquilla”. La scuola Don Bosco è stata realizzata, in via Della Grazia a Favara (Ag), nel 1953.

Secondo gli accertamenti del responsabile della sicurezza della scuola, Riccardo Lo Brutto, sul tetto non c’erano infiltrazioni d’acqua, né tanto meno umidità. Lunedì i tecnici dell’ufficio tecnico comunale cercheranno di stabilire le modalità di intervento. Se il primo piano dell’istituto dovesse rimanere interdetto, il sindaco si è già detto pronto ad attivare il Comune a trovare una somma urgente e avviare i necessari interventi.

IL MESSAGGERO