Ieri alla biblioteca delle Oblate, Donata Bianchi, presidente della commissione Pari Opportunità del comune di Firenze, ha invitato a riflettere sulle condizioni sociali che hanno consentito al fascismo di conquistare il potere, rilevando come le diseguaglianze attuali rappresentano una preoccupante premessa capace di riproporre formule che pensavamo fossero definitivamente accantonate. L’abbraccio di una delle più belle città del mondo ha accolto Onide Donati e Aurora Castaldi autori del libro “Io contro il duce” (Aiep Editore) e la storia dell’anarchico fiorentino Bruno Castaldi che ha combattuto le guerre più dolorose dei primi 40 anni del ‘900 in nome della libertà e della democrazia. Una storia sconosciuta fino a ieri ed ora messa in luce da un’approfondita ricerca che ci fa capire come l’evoluzione del pensiero politico abbia consentito di fondare la Repubblica e garantire un lungo periodo di pace e progresso. Così il Prof. Giorgio Sacchetti che ha analizzato i mutamenti indotti da eventi cruenti come la Grande Guerra e l’avvento del fascismo, ed evidenziato l’importanza delle persone che hanno reagito opponendosi ai regimi. Così Franco De Felice, già caporedattore del Tg di Rai Tre Toscana,che ha saputo gestire un dibattito teso fra i ricordi di famiglia di Aurora Castaldi e quelli della storia politica di Onide Donati.
