Aiutami a morire e si getta in mare, il 54 enne sammarinese Marino Zanotti si tuffa e la salva.

Marino ZanottiHa la voce che ancora emana adrenalina allo stato puro. Lui, Marino Zanotti, classe 1961, nato a Rimini, ma di genitori sammarinesi, più che l’eroe di giornata, è il piccolo, grande eroe di Natale, inutile negarlo. Nonostante il freddo pungente, ieri mattina, poco dopo le 10,30, alla Darsena, non ha esitato a togliersi i vestiti e, in canottiera e mutande, si è lanciato in mare per salvare la vita di una sconosciuta ( una donna albanese di 43 anni). E ci è riuscito.
Che cosa è accaduto ieri mattina?
«Ero andato alla Darsena a fare una passeggiata, io sono nato a Rimini, a Borgo San Giuliano, sono cresciuto da queste parti. Stavo camminando quando ho visto che, all’altezza del ‘Molo 22’, proprio alla fine, c’era seduta sugli scogli, in mezzo alle alghe, una donna. Guardava fisso il mare».
Ha subito capito le intenzioni di quella donna?
«Mi sembrava tutto molto strano, l’atteggiamento di quella donna non era normale. Io mi sono avvicinato a lei, poi, all’improvviso, si è girata verso di me e mi ha detto: ‘Aiutami a morire’».
Che reazione ha avuto?
«Ho subito detto: ‘Che cavolo vuoi fare?’, poi ho cercato di farla parlare e le continuavo a dire di venire su, di stare con me. Ma lei niente di niente. Intanto mi si era avvicinato un ragazzo e ho passato a lui il mio telefono perchè chiamasse i soccorsi. Poi, mentre stavo parlando, la donna si è gettata in acqua con la testa rivolta in basso».
E lei cosa ha fatto?
«Mi sono tolto subito i vestiti, sono rimasto in canottiera e mutande e mi sono gettato in acqua, nonostante il freddo»
Non ha avuto paura di morire?
«No, perchè io nell’acqua sono a mio agio. Sono istruttore subacqueo, ho il brevetto di salvataggio, ho solo pensato: ‘Cavoli, fare il bagno in mare a dicembre con l’acqua ghiacciata’, in più sono reduce da un ictus, ma è stata questione di mezzo attimo e mi sono gettato. Ho pensato a salvare quella donna. Lei era a tasta in giù con la corrente che la stava spingendo fuori. Io l’ho afferrata e l’ho riportata verso gli scogli. Lì sono stato aiutato da altri due ragazzi e da un carabiniere. Da solo non ce l’avrei mai fatta. I soccorsi, carabinieri capitaneria di porto, 118, sono arrivati subito. Quando l’abbiamo tirata su, sembrava morta, aveva la bava alla bocca, poi si è ripresa».
La donna le ha detto qualcosa dopo?«Non ci siamo detti nulla. Lei è stata portata in ospedale, io invece non ne avevo bisogno».
Lei è l’eroe di Natale, lo sa?
«Non sono un eroe, chiunque l’avrebbe fatto al posto mio»
Ha salvato la vita ad una sconosciuta però…
«Questo è il mio regalo di Natale, non chiedo altro».

Il Resto del Carlino