
(ANSA) – ROMA, 31 MAR – “Si parla di tre club, sanno di non
avere alcuna possibilità. Al momento ci sono cose più importanti
a cui pensare: c’è gente che muore in Ucraina e non ha un posto
dove dormire e invece noi litighiamo per la Superlega?”.
Intervistato dalla Bbc, che precisa di averlo sentito a Vienna,
il presidente del Paris SG e dell’Eca torna cn durezza
sull’argomento della Superlega.
“Avrei potuto accettare l’assegno di 400 milioni che mi hanno
offerto – dice ancora -. Mi hanno invitato, e poi quando ho
rifiutato, hanno detto che non era vero. Questo riassume tutto.
Se avessi pensato a me stesso, avrei potuto accettare,
considerando la pandemia. Ma che dire dell’ecosistema, dei
tifosi e dei valori che rappresentiamo? Il problema è che certi
club non hanno una visione finanziaria a lungo termine”.
Il presidente del Psg ha poi rivelato di aver parlato con
Florentino Perez negli incontri istituzionali prima delle sfide
di Champions tra i parigini e il Real. “Mi ha detto che dobbiamo
trovare un punto di incontro, per parlare – le parole di Al
Khelaifi -. Sono stato molto duro con lui, gli ho detto che ero
felice di poter dialogare, ma non voglio che si facciano le cose
alle mie spalle. Vanno sventolando un foglio dimenticando che il
calcio è un ‘contratto’ sociale”. “Tutti vogliono giocare le
grandi partite, anche io – ha concluso Al Khelaifi -, perché so
cosa vuole il pubblico. Però non si dovrebbero escludere i
piccoli club. Ci deve essere un sistema aperto, sotto l’egida di
un organo di governo, in cui tutti siano rispettati”. (ANSA).
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