Con un pizzico di stupore è stato notato che non è stato Papa Francesco a scrivere al Meeting. Piuttosto, la bella lettera diffusa in mondovisione è stata inviata al Vescovo di Rimini dal Segretario di Stato Cardinal Pietro Parolin. Una cosa un tantino diversa. Al contrario, è il Presidente Mattarella ad aver scritto di suo pugno agli amici del Meeting. Che la manifestazione ciellina sia ormai più legata al Parlamento che al Vaticano?
Di certo, ci sono alcuni segnali di radicale cambiamento. Un esempio. Mons. Luigi Negri. Il collaboratore di Don Giussani, docente di teologia alla “Cattolica” di Milano, per sette anni Vescovo di San Marino-Montefeltro, dal 2012 guida della diocesi di Ferrara-Comacchio, è stato uno dei maestri e dei compagni del Meeting di Rimini. Quest’anno non c’è.
Anzi. Ieri ha presentato il suo libro, ‘Il cammino della Chiesa. Fondamenti, storia & problemi’, in Villa Manzoni a Dogana di San Marino. Negri non è al Meeting, ma a qualche chilometro di distanza. Come a dire che il Papa non fa messa in San Pietro, ma in una delle tante chiese romane. Tra l’altro, il libro di Negri è edito dalla Ares, casa editrice vicina all’Opus Dei (pubblica l’opera di San Josemaria Escrivà). Assente quest’anno al Meeting. Un’altra, ennesima, mancanza che rende questa edizione davvero ‘rivoluzionaria’.
La Voce
