• Screenshot
  • Al vertice con Draghi Salvini vuol portare anche la Meloni

    L’obiettivo è quello di portare il centrodestra compatto, compresa l’opposizione, dal premier Mario Draghi sulla manovra di Bilancio.

    È quanto scaturito ieri mattina dalla riunione tra il leader della Lega Matteo Salvini e i parlamentari del partito del Carroccio. Bocche cucite, ma la strategia è chiara, anche in seguito all’incontro tra l’ex vicepremier e gli alleati Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni.

    L’ex ministro dell’Interno qualcosa, a margine del meeting, se lo è lasciato sfuggire e ha fatto capire chiaramente che si punta prima di tutto a fisco e lavoro.

    «Ho raccontato ai miei – ha chiarito – di quello che ha deciso ieri il tavolo del centrodestra, quindi di lavorare insieme anche in manovra di bilancio. Sia che in maggioranza che in opposizione il mio obiettivo è di andare insieme da Draghi tutti e tre i partiti per una idea di Italia fondata sullo sviluppo, sul lavoro e sul taglio delle tasse».

    Ha quindi fatto una considerazione: «Siamo sicuramente il gruppo più compatto con 197 parlamentari. Abbiamo parlato di manovra economica, dell’impegno della Lega per difendere le pensioni, quindi sicuramente il ritorno alla legge Fornero o scaloni dal 1 gennaio dopo il Covid non sono la soluzione. Siamo al lavoro per trovare una soluzione equilibrata, per aumentare il tetto dell flat tax in delega fiscale almeno fino a 100mila euro. Ma anche per aiutare i lavoratori precoci, i cosiddetti quota 41, quelli che hanno cominciato a lavorare giovani».

    Ma c’è un audio rubato che spunta sul Foglio in cui Salvini sembra criticare le scelte passate di Fratelli d’Italia. «Ovvio – dice – che noi abbiamo il centrodestra di governo. Però c’è modo e modo di fare opposizione. Si può concordare una quota comprensibile di rotture di coglioni dall’opposizione che però vada a minare il campo Pd e 5 stelle, ma non sia fatta scientemente come è accaduto negli ultimi mesi per mettere in difficoltà la Lega e il centrodestra».

    Una critica poi smorzata da una seguente considerazione. Perché c’è un dato di fatto: quando il centrodestra corre unito vince, quando si punta troppo ahi campanilismi si perde. E allora i veleni vanno messi da parte.

    «La sconfitta alle Amministrative – ha ammesso Salvini – ci dice che la divisione non premia. Quindi ho chiesto a Berlusconi di fare già la prossima settimana la prima riunione di tutto il centrodestra al governo, quindi lui, io e i sei ministri per coordinare tutta l’attività. Sulle elezioni Amministrative non mi consolano i 71 nuovi sindaci eletti dalla Lega perché quando perdi nelle grandi città hai perso e quando la gente non vota hai perso. Quindi – ha proseguito – siccome ci sono circa 150 grandi Comuni che votano l’anno prossimo, ho proposto al centrodestra di individuare i candidati sindaci entro questo autunno per evitare di arrivare in ritardo come è accaduto in questa occasione».

    Salvini dice di aver sentito «energia, proposte, quindi per quello che riguarda la Lega se il Covid lo consentirà entro Natale ci saranno tutti i congressi cittadini. Dobbiamo fare tesoro degli errori commessi per vincere nel 2023. L’obiettivo è che il centrodestra non solo vinca, ma possa governare».

    I parlamentari leghisti d’altronde ammettono che «la leadership di Salvini non è in discussione». Ma quale critica sarebbe arrivata dal segretario. «Serve compattezza anche dentro la Lega perché almeno quattro parlamentari hanno attaccato i segretari provinciali», facendo capire tra le righe che chi non sta alle regole se ne può anche andare.

    Domani al «Capitano» toccherà l’udienza del processo Open Arms a Palermo.


    Fonte originale: Leggi ora la fonte