
Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si riunisce alle 10 locali (le 16 in Italia) a margine della 77esima Assemblea Generale per discutere della guerra russa in Ucraina, della decisione del Cremlino di una mobilitazione parziale e della sua velata minaccia di usare armi nucleari. L’incontro, sotto presidenza francese, riunisce attorno a un tavolo i ministri degli Esteri di Usa (Antony Blinken), Russia (Sergei Lavrov) e Ucraina (Dmytro Kuleba), insieme ai membri europei dell’organo Onu.
L’ordine del giorno è l’apparente impunità di Mosca nella guerra, ma secondo l’Alto Rappresentante degli Esteri dell’Ue, Josep Borrell (che partecipa alla riunione), rifletterà pure le nuove minacce del presidente russo Vladimir Putin. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e il procuratore capo della Corte penale internazionale Karim Khan informeranno i Quindici, ed e’ atteso un duro braccio di ferro tra i titolari della diplomazia di Washington e Mosca. Secondo fonti diplomatiche non c’e’ alcun progetto di risoluzione sul tavolo, ne’ un’azione per imporre alla Russia nuove sanzioni (su cui peraltro visto essendo un membro permanente del Cds metterebbe il veto).
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