Al via le attività per approfondire e rendere più resilienti i sistemi fognari dei Comuni della Provincia di Ravenna

È stato presentato questa mattina, nella sala consiliare della Provincia di Ravenna, il Protocollo d’Intesa per il completamento dei rilievi e la modellazione digitale dei sistemi fognari di drenaggio urbano dei Comuni della Provincia di Ravenna. 

Lo studio, a cura di Hera, si svilupperà nell’arco di un triennio e consentirà di individuare gli interventi infrastrutturali e gestionali più efficaci per la riduzione del rischio idraulico all’interno dei centri abitati. Erano presenti, tra gli altri, l’assessora all’Ambiente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo, la presidente della Provincia di Ravenna Valentina Palli e il direttore Centrale Reti del gruppo Hera Alessandro Baroncini. 

I firmatari del protocollo sono: Provincia di Ravenna e i suoi 18 Comuni, Atersir, Hera, Ravenna Holding, CON.AMI Consorzio Azienda Multiservizi Intercomunale Imola, TE.AM Lugo, Romagna Acque – Società delle fonti, il Consorzio di Bonifica della Romagna, il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po e l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile e Regione Emilia-Romagna. 

Le alluvioni degli ultimi anni hanno mostrato la vulnerabilità di larga parte dei territori emiliano-romagnoli rispetto alle sollecitazioni derivanti dal cambiamento climatico e i sistemi di drenaggio urbano non possono impedire gli effetti drammatici che tali eventi hanno provocato in particolare nei territori romagnoli e, segnatamente, in molti Comuni della Provincia di Ravenna. 

Tali sistemi nascono infatti per uno scopo più limitato e specifico: raccogliere ed allontanare le sole acque meteoriche che cadono nei perimetri urbani di loro pertinenza. 

Il cambiamento climatico genera però anche condizioni di sollecitazione dei sistemi fognari cittadini che si collocano ben oltre le soglie per le quali tali sistemi sono stati nel passato progettati e realizzati. Tale cambiamento, peraltro, impatta fortemente anche i reticoli di scolo superficiale con cui tali sistemi interagiscono, incrementando la complessità dell’analisi. Occorre quindi valutare esattamente quali siano le attuali condizioni limite di funzionalità dei sistemi fognari e definire quali possano essere gli interventi più efficaci – sotto il profilo tecnico-economico e sulla base dei vincoli strutturali del territorio – per ottimizzarli e ridurre i rischi idraulici nei casi di eventi meteorici intensi in area urbana.

Lo studio, che sarà sviluppato da Hera, prevede di completare le attività di rilievo, misura, modellazione e simulazione dei sistemi fognari di tutti i Comuni della Provincia e richiederà la collaborazione di vari enti che si impegneranno a mettere a sistema tutti i dati in loro possesso, utili al fine di calibrare un modello idraulico affidabile, grazie al quale sarà possibile predisporre un piano di miglioramento strutturato dei sistemi fognari di drenaggio urbano. Nello specifico, dopo aver reperito le informazioni mancanti e analizzato le informazioni rese disponibili, la multiutility creerà una modello digitale per simulare il comportamento della rete a fronte di eventi reali o di progetto, per individuare i punti critici e formulare ipotesi di intervento con il relativo grado di priorità.

È previsto un investimento iniziale di 1,6 milioni di euro, in parte coperto da un finanziamento del Commissario Straordinario alla ricostruzione e in parte dalla tariffa del Servizio Idrico Integrato. Le attività saranno supervisionate da un Comitato di Coordinamento convocato periodicamente dalla Provincia di Ravenna e di cui farà parte un esponente per ogni ente firmatario. Il Comitato – che ha compiti d’indirizzo e monitoraggio delle attività e di validazione degli elaborati che saranno prodotti – agevolerà inoltre l’utilizzo di tutte le informazioni e di tutti i dati utili allo sviluppo dello Studio nella disponibilità dei firmatari.

“Questo protocollo d’intesa segna un cambio di passo molto importante rispetto al tema dell’adattamento ai cambiamenti climatici, che ci impongono di ripensare e aggiornare i nostri modelli di riferimento – dichiara la presidente della Provincia Valentina Palli. Le fogne non nascono per smaltire l’acqua alluvionale ma devono essere in grado di garantire la tenuta in caso di “bombe d’acqua”, situazioni meteorologiche sempre più ricorrenti. In maniera volontaria abbiamo quindi deciso di lavorare per approfondire una più incisiva conoscenza dei sistemi fognari secondo una lettura contemporanea, in particolare nei centri cittadini, che, come abbiamo visto, possono essere colpiti da quantitativi di piogge importanti. Lo faremo all’interno di una cabina di regia che vedrà partecipare diversi soggetti coinvolti a vario titolo sul tema perché crediamo che questa esperienza possa aiutare tutti ad essere più preparati in caso di eventi avversi. Questo studio consentirà infatti di giungere ad una conoscenza profonda del sistema fognario per testare e verificare in via preventiva gli interventi che ne possano migliorare il suo funzionamento, attraverso un approccio digitale innovativo al servizio dei nostri centri urbani”.

“Gli eventi del 2023 e del 2024 – dichiara l’assessora all’Ambiente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo – ci impongono di ripensare a nuovi strumenti di adattamento e resilienza urbana anche attraverso una pianificazione integrata che non guarda solo ai fiumi e ai canali. Un esempio ne è l’evento meteo di ieri che, nel modenese, ha riversato in poche ore 70 mm di pioggia determinando importanti allagamenti proprio in ambito urbano. Mettere a sistema i dati e costruire una modellazione realistica e predittiva ci consentirà di pianificare interventi efficaci, in grado di aumentare la messa in sicurezza le nostre comunità”.

“La firma di questo Protocollo d’Intesa è un esempio tangibile che la resilienza dei territori passa dalla condivisione delle conoscenze, dalla cooperazione e dalla messa in gioco delle migliori competenze professionali – precisa il direttore Centrale Reti del gruppo Hera Alessandro Baroncini – I sistemi fognari, come altre infrastrutture, hanno subìto danni anche significativi a seguito dei recenti eventi alluvionali. Con questo protocollo vogliamo conseguire un duplice obiettivo: la riqualificazione degli stessi ed un contestuale loro ridimensionamento per fare fronte agli eventi meteorici eccezionali che ormai il cambiamento climatico fa registrare con evidente maggiore frequenza ed intensità. Le attuali tecnologie e le importanti competenze messe in campo, unite alla disponibilità delle informazioni e dei dati resi disponibili dai vari enti coinvolti nel protocollo, permetteranno la realizzazione di un modello idraulico digitale affidabile, in grado di simulare il comportamento della rete a fronte di eventi reali o progettuali, per individuare i punti critici e formulare le priorità di intervento più efficaci per il drenaggio urbano. il progetto potrà fornire anche importanti informazioni aggiuntive per la pianificazione di interventi per la riduzione del rischio idraulico, da parte degli enti competenti, coadiuvando le azioni di sistema che si prefiggono di sviluppare le necessarie opere, a monte degli agglomerati”.

Provincia di Ravenna