Riuscitissima l’Alba sul Monte sempre più la Festa dei sammarinesi, di tutti.
Mettendo da parte le polemiche, sterili e fine a se stesse, sul numero delle presenze; Morri dice che erano sulle 50.000 ed i suoi detrattori contestano, anche su facebook, il metodo di rilevazione delle stesse, l’Alba sul Monte è stata una gran festa di tutti i sammarinesi: riuscitissima.
L’unità e l’orgoglio di essere sammarinesi nel vedere finalmente i nostri artisti, in più di 50 spettacoli notturni, esibirsi dal tramonto sino all’Alba, è davvero emerso dopo la vergogna di Senit e gli insulti ai Miodio.
In ogni suggestivo scorcio un gruppo, una musica diversa come il Rock, metal, disco, classica, folk romagnolo, bandistica, e ogni artista sammarinese come Monica Hill, Miodio, Banda Militare, San Marino Concert Band, Allegro Vivo, Camerata del Titano.
Nella seconda torre le meravigliose letture della Divina Commedia, e la proiezione, negli orti borghesi, dell’opera più eccezionale di Fellini: Amarcord.
Tutto ciò ha contribuito nella riuscita dell’Alba sul Monte.
”Siamo contenti della buona riuscita di questa manifestazione culturale, ringrazio tutta la macchina organizzativa, tutte le 550 persone che hanno reso possibile la riuscita della manifestazione” ha detto il segretario alla Cultura Morri ai microfoni di Rtv, che ha parlato di una partecipazione molto alta, pari ad almeno 50 mila persone”.
Più che il dato delle presenze, seppur notevole, è importante notare la massiccia partecipazione dei sammarinesi a questo evento che li unisce nell’orgoglio di appartenere ad una comunità, che se unita come in questa manifestazione, potrà riuscire a superare le difficoltà di questo travagliato momento.
Romeo Morri, seppur perennemente ed ingiustamente attaccato, ci ha dato con grande umiltà una incredibile lezione di patriottismo e di attaccamento a San Marino; un nobile sentimento che talvolta manca ad alcuni sammarinesi più interessati alle beghe di cortile che all’interesse supremo della nostra nazione e del bene comune ovvero quello delle nostre famiglie e della nostra comunità.
I fatti quotidiani lo stanno a dimostrare.
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