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(ANSA) – MILANO, 31 GEN – Ha rinunciato a ricorrere in
appello Alberto Genovese, l’ormai ex imprenditore del web
condannato a Milano lo scorso settembre, con rito abbreviato, a
8 anni e 4 mesi di reclusione per due casi di violenza sessuale
su due modelle stordite con mix di droghe, tra il capoluogo
lombardo, nell’attico ‘Terrazza Sentimento’, e Ibiza. La mossa
della difesa è basata sulle nuove norme della riforma Cartabia,
perché in assenza di impugnazione in secondo grado scatta
automaticamente lo sconto di un sesto sulla pena inflitta in
primo grado.
Ora, dunque, il giudice che ha emesso la sentenza applicherà
per l’ex fondatore di start up digitali la riduzione e la pena,
che diventa definitiva, scenderà a poco meno di 7 anni. La
partita per la difesa di Genovese, rappresentato dai legali
Luigi Isolabella e Davide Ferrari, si sposterà, poi, al
Tribunale di Sorveglianza, perché l’ex imprenditore 45enne,
arrestato il 6 novembre 2020 e da tempo ormai ai domiciliari in
una clinica per disintossicarsi dalla cocaina, rischia di dover
rientrare in carcere, se l’Ufficio esecuzione della Procura
emetterà un ordine di carcerazione ‘non sospeso’. Anche perché
la violenza sessuale è reato ostativo alla concessione delle
misure alternative al carcere.
La difesa, però, potrebbe puntare sul ‘pre-sofferto’, ossia
sul calcolo del tempo già passato da Genovese in custodia
cautelare che potrebbe coprire la parte di pena comminata per le
due violenze, contestate assieme alla cessione di droga alle
ragazze. (ANSA).
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