Marco Severini: Buona Sera Paolo, mi scusi se la disturbo ma voglio capire bene la questione dell’annullamento della sua collaborazione con la Segreteria Cultura per la manifestazione ”Occhi sul Cinema”. Mi può dire in che cosa consisteva la sua prestazione e l’importo lordo e netto che lei percepiva?
Pierpaolo Loffreda: Il mio budget, per il 2010, è stato di 7.963,58 euro lordi (comprese le ritenute), e ha riguardato la cura di quattro rassegne di OCCHI SUL CINEMA (per coprire tutto l’anno, estate compresa, con programmazioni di film d’alta qualità) più tre lezioni e proiezioni per l’Università del Sorriso, più la consulenza (gratuita) per altre manifestazioni (come l’iniziativa sull’ecologia al Teatro Concordia). Complessivamente, quindi, la mia parcella, nel 2010, è stata di 6.757.06 euro netti (regolarmente fatturati), per 12 mesi di attività. E’ chiaro che senza questa cifra non morirò di fame (il mio lavoro è noto e apprezzato, non solo in ambito locale), ma mi sembra sciocco che una Amministrazione si privi di tali attività con questi pretesti (il mio non essere di pura razza sammarinese) o con altri eventuali motivi (di quale risparmio si tratterebbe?)
Marco Severini: E‘ la crisi caro Pierpaolo…e a San Marino, per colpa dell’Italia ce n’è tanta..ma certo toccare la cultura..
Pierpaolo Loffreda: Ma scusa, crisi di che cosa, di materia grigia? Il costo della attività era ridicolo! E’ come se io decidessi di risparmiare cinque centesimi all’anno.
Marco Severini: Quando ha saputo che non le era stato rinnovato l’incarico? Ha parlato direttamente con il Segretario Morri?
Pierpaolo Loffreda: Quest’anno non era ancora stato rinnovato il mio contratto, alla fine, per avere ragguagli (visto che i tempi stringevano per mettere in cantiere una nuova rassegna, alla quale stavo lavorando), ho cercato ieri il Segretario al telefono, ma non l’ho trovato. La decisione l’ho appresa oggi dai funzionari dell’UASC, dispiaciuti per l’esito della vicenda.
Marco Severini: Grazie Pierpaolo, e mi scusi per il disturbo.
Pierpaolo Loffreda: No vi ringrazio io soprattutto per l’attenzione