Alessandro Impagnatiello torna in aula: rinvio dell’appello per il femminicidio di Giulia Tramontano

Alessandro Impagnatiello, condannato all’ergastolo per il femminicidio di Giulia Tramontano, si presenterà davanti alla Corte d’assise d’appello di Milano il prossimo 25 giugno alle 9:15. Dopo aver contestato in primo grado la sentenza, sostenendo che non vi siano elementi di premeditazione e crudeltà, Impagnatiello e il suo avvocato Giulia Geradini hanno deciso di opporsi alla condanna.

L’uomo, attualmente detenuto nel carcere di Pavia, ha visto confermarsi la sentenza di primo grado, che aveva riconosciuto come pianificato il delitto, avvenuto con l’assunzione di veleno alla sua compagna, Giulia Tramontano, incinta al settimo mese. La difesa, invece, ha avanzato richieste di attenuanti generiche e ha contestato le aggravanti della premeditazione e della crudeltà, sostenendo che l’evento fatale sarebbe stato scatenato da un incontro tra Giulia e la donna con cui Impagnatiello aveva una relazione parallela, avvenuto poche ore prima dell’omicidio.

Il processo di primo grado ha anche accertato che Giulia Tramontano avrebbe avuto un attimo di lucidità prima di essere colpita a morte, anche se per pochi secondi, e che con lei sarebbe morto anche il bambino che portava in grembo. La difesa ha contestato questa motivazione, sostenendo che gli attacchi di Impagnatiello, con 37 fendenti inflitti con rapidità, non avrebbero lasciato alla vittima il tempo di reagire o di rendersi conto della gravità delle ferite.

L’appello rappresenta un passaggio fondamentale nel procedimento giudiziario, che mira a riconsiderare le aggravanti e la condanna del 2023. La data stabilita per il nuovo procedimento evidenzia l’attenzione sul caso, che ha suscitato ampie discussioni sul tema della violenza di genere e sulla gestione delle sentenze di questo tipo.