Singolare presa d’atto del consigliere di Sinistra Unita Alessandro Rossi, che con uno sfogo dei tempi passati sbatte i pugni e non ci sta a subire la sentenza del Collegio dei Garanti che di fatto stoppa il quesito referendario sammarinese sull’Europa.
”Si vota lo stesso ragazzi!” E’ la parola d’ordine del compagno Rossi, che teneramente fa ricordare i tempi che furono, i tempi sessantottini delle occupazioni delle scuole contro lo (stra)potere dello Stato in nome della difesa di un diritto, a suo dire calpestato.
‘‘disobbedienza civile , – continua Rossi – si va nei seggi con un facsimile di scheda e la si consegna la presidente di Seggio. Poi ci saranno i rappresentati dei promotori che verifichieranno quei voti. Disobbedienza e voto, cacchio vogliamo dire la nostra o no, o affidarci sempre al potere di turno?”