Alfredo Manzaroli. In Risposta all’intervento di Lazzaro Rossini

In Risposta all’intervento di Lazzaro Rossini

Rispondo brevemente al simpatico e colto intervento di Lazzaro Rossini, che ha utilizzato un modo ilare e singolare per dare la sua visione della situazione politica che ovviamente rispetto ma non condivido.

Cerco dunque argomentando di darti in egual modo amichevole e ilare le mie risposte alle tue mitologiche affermazioni, riprendendo punto per punto quanto da te affermato:

-Punto primo, non è Paride ad avere un amore per una determinata fazione politica. Noi socialisti veri e storici abbiamo sempre avuto feeling con l’area democristiana e a differenza di altre forze non li abbiamo visti mai come nemici; questo perché ci accomunano gli intenti e strumenti liberali e moderati anziché gli estremismi conservatori. Tu sei libero di reputarli nemici ma non puoi generalizzare anche per gli altri.

-Punto secondo Paride è un uomo di un partito, ne è il presidente e il personaggio di più esperienza, ma non è certo un uomo solo al comando…anzi è circondato da altri consiglieri con autonomia di pensiero e scelta ampiamente dimostrata che la pensano esattamente come lui in tema di amicizie ed alleanze e ancor più da una base socialista vera che è sempre coinvolta passo a passo nelle scelte a differenza di altri partiti dove le scelte sono verticistiche e si arriva ai direttivi con i verbali già approvati.

-Punto terzo il congiuntivo di stare è “stia” e non “sta”, scusa la pignoleria ma in un intervento qualsiasi te la passavo, in uno colto mi tocca essere inflessibile.

-Punto quarto, c’è caso che Paride sia destinato a rovinare Troia ma forse la Troia a cui tu alludi è entità diversa dal PSRS.

-Punto quinto ti do ragione sul fatto che il mito possa rassomigliare alla realtà dato che il paese è in guerra e siamo noi la città stato assediata, siamo noi la Troia della situazione che deve resistere agli assalti degli Achei tutti che ci attaccano ogni giorno in cavalli con tanti fantini diversi pronti a pilotarli dentro le mura, metaforicamente in un momento duro, forse sarebbe opportuno tirar fuori o le divinità del caso (che servirebbero eccome) o la politica che non c’è, piuttosto che i soliti vecchi attacchi personali per cercare il tallone d’Achille del Paride di turno.

Alfredo Manzaroli