Alla Arcuri 9mila euro dal Comune per accendere un albero di Natale

manuela-arcuri-2-1150x748Novemila euro a Manuela Arcuri per accendere l’albero di Natale in piazza: accadrà domani pomeriggio, sabato, a Salerno dove l’attrice e show girl è stata invitata dall’amministrazione comunale della città campane per dare il via ai festeggiamenti pubblici. Il cachet che sarà saldato alla madrina della manifestazione, è già oggetto però di polemiche in seno al municipio di Salerno poiché la spesa è giudicata da rappresentanti dell’opposizione eccessiva e inopportuna. Manuela Arcuri si limiterà ad apparire in pubblico e a dare il «clic» decisivo per le luminarie cittadine.
Sul palco sindaco e presidente regionale
La cifra, stabilita da una delibera di giunta, ammonta per la precisione a 9.150 euro, il che fa dell’albero natalizio di Salerno, collocato in piazza Portanova probabilmente uno dei più costosi al mondo dopo quello del Rockefeller center di New York. In base al programma diffuso attraverso i media locali la bella Manuela sarà affiancata sul palco dal sindaco della città Vincenzo Napoli e anche dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, pure lui salernitano. L’illuminazione dell’albero sarà il primo passo di una serie di manifestazioni natalizie più articolate: durante il fine settimana verranno accesse altre installazioni a tema in vari punti della città tutte ispirate al tema «Accendi il tuo futuro». Nell’ambito della stessa iniziativa nei giorni scorsi era arrivato a Salerno l’attore Rocco Papaleo.

«Perso il contatto con la realtà»
Come detto, però, i 9mila e più euro da versare alla Arcuri per girare un interruttore non hanno riscosso unanime gradimento. Parole di fuoco sono giunte da Dante Santoro, della lista di opposizione Giovani Salernitani: «Quei soldi son o uno schiaffo alla miseria: ancora una volta soldi dei cittadini sono spesi in maniera indegna e questo è l’emblema di una politica che ha perso il contatto con la realtà. Non c’è bisogno di un’ulteriore attrattiva alle luci natalizie, che già di per sè lo sono».

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