Alla Fiera del libro di Tunisi sequestrato libro anti-Saied

(ANSA) – TUNISI, 29 APR – Inaugurando ieri la Fiera
Internazionale del libro di Tunisi, il presidente Kais Saied ha
parlato dell’importanza di “liberare il pensiero”, ma subito
dopo alcuni agenti della sicurezza hanno sequestrato un saggio
politico che lo raffigura come Frankenstein, secondo l’autore e
la casa editrice. “È importante liberare il pensiero perché non
possiamo realizzare nulla con un pensiero rigido”, aveva detto
ai giornalisti. Poco dopo gli agenti di sicurezza hanno ordinato
la chiusura dello stand dell’editore Dar El-Kitab (la Casa del
libro) e sequestrato il libro “Il Frankenstein tunisino” di
Kamel Riahi, come hanno rivelato l’autore e il suo editore.
    Il saggio, scritto in arabo e appena pubblicato, viene
presentato dal suo autore come un libro “politico”, che evoca un
Frankenstein tunisino nella persona di Kais Saied, eletto
secondo lui navigando sulle frustrazioni di un popolo deluso dal
sistema in atto dalla Rivoluzione del 2011, la prima della
Primavera Araba, che ha rovesciato la dittatura. “Sono stato
informato che il mio libro è stato confiscato e lo stand della
casa editrice è stato chiuso”, ha detto Riahi, romanziere e
critico letterario, attualmente guest professor presso
l’Università di Toronto, all’Afp tramite messaggio telefonico
dal Canada, dove risiede. Secondo l’autore, le autorità “stanno
cercando un pretesto per vietare il libro” sin dalla sua uscita.
    “Gli agenti di sicurezza del ministero della Cultura hanno
sequestrato il libro e chiuso il nostro stand dopo la visita di
Saied”, ha detto all’Afp il capo della casa editrice, una delle
più importanti in Tunisia, Habib Zoghbi. Gli ufficiali hanno
citato “il possesso di un libro non autorizzato” come
giustificazione per detto comportamento, ha aggiunto. Lo stand
aveva 100 copie del libro esposte. “Ne avevamo vendute 80 e loro
hanno confiscato le restante 20”, ha spiegato. In un video
pubblicato dalla stessa casa editrice si vede lo stand ricoperto
da un telone nero e un’etichetta con la scritta “chiuso per
decisione arbitraria”. Anche altre librerie della capitale hanno
registrato la visita degli agenti del ministero della Cultura
che hanno confiscato le copie del “Frankenstein tunisino”
(ANSA).
   


Fonte originale: Leggi ora la fonte