Il negoziato sull’Accordo di Associazione tra San Marino e Unione Europea è ormai in dirittura d’arrivo. Il dibattito pubblico si intensifica, tra chi auspica una rapida ratifica parlamentare e chi solleva interrogativi legittimi sugli effetti dell’Accordo sul sistema istituzionale, normativo, economico del Paese e sulla vita dei nostri cittadini.
Alleanza Riformista esprime pieno sostegno alla Segreteria di Stato per gli Affari Esteri e all’intero Congresso di Stato per il lavoro svolto fino ad oggi con determinazione, rigore e trasparenza. Una decisione di tale portata non può essere trattata come un semplice atto tecnico: è una scelta politica che inciderà in modo profondo sul futuro della Repubblica, sul tessuto economico e sulla vita quotidiana della comunità.
In Commissione Mista, il Segretario agli Esteri ha aperto con responsabilità il tema del referendum, riconoscendone la legittimità e sottolineando al contempo l’importanza di mantenere il confronto sui contenuti dell’Accordo.
Affinché scelte di questa rilevanza siano sostenute da un’adeguata legittimazione democratica, crediamo sia fondamentale un coinvolgimento diretto della cittadinanza. Va però altrettanto detto con chiarezza che l’attuale normativa esclude il referendum sugli accordi internazionali, anche quando questi producono effetti sostanziali sull’ordinamento interno, come in questo caso. Riteniamo quindi necessario, e coerente con la fase politica che il Paese sta attraversando, aprire un dibattito approfondito sulla revisione di tale normativa, al fine di introdurre la possibilità di un referendum confermativo per gli accordi che determinano modifiche rilevanti nel funzionamento complessivo dello Stato, come in questo caso.
Partecipazione consapevole richiede un’informazione chiara, pluralista e accessibile. Su un tema di questa complessità, crediamo che un’adeguata informazione e comunicazione sui contenuti negoziali rappresenti una condizione necessaria, ma nemmeno sufficiente, per permettere al corpo elettorale di esprimersi con piena consapevolezza.
La cittadinanza è comunque consapevole del pericolo di emarginazione dall’Europa e dall’Italia stessa che subirebbe San Marino, e la sua cittadinanza, se non cogliessero questa opportunità.
La confusione tra l’adesione e l’accordo di associazione con la UE, che invece andremo a firmare, e che si ascolta nei discorsi di tante persone, è la prova di come la stessa informazione venga spesso manipolata. Proprio per questo crediamo che le tempistiche debbano essere valutate attentamente, anche alla luce delle verifiche che i cittadini stessi potranno avere in seguito alla concreta attuazione dell’Accordo e della possibilità di misurarne direttamente i benefici.
Il confronto con il voto dei cittadini non è temuto; piuttosto, spiace assistere alle speculazioni di certi partiti o certe frange di partito che sfruttano il tema referendario per ottenere una ribalta politica di cui sono privi. Chi comprende la validità e il valore storico dell’Accordo ha il dovere politico di sostenerlo con trasparenza, senso di responsabilità e determinazione, rifuggendo ogni speculazione politica fatta alle spalle degli interessi della Repubblica.
San Marino è chiamata a una scelta di portata strategica, che non può essere ridotta a un mero atto formale, pro o contro la UE. L’Accordo è semplicemente pro-San Marino.
L’Accordo di Associazione è un’opportunità storica ed irripetibile: ma servono consapevolezza e senso di responsabilità per poterla cogliere.
San Marino, 9 luglio 2025
Comunicato stampa – Alleanza Riformista