Allegri, da noi i giovani dopo tre gare ritenuti subito campioni

(ANSA) – ROMA, 07 APR – “In Italia da qualche anno a questa
parte c’è la tendenza a considerare campioni dei ragazzi dopo
2-3 partite, ma così si bruciano le tappe: a 20 anni un
calciatore non può avere la maturità di un 28enne”. Così
l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, intervenuto
da remoto al Festival dei Giovani in corso a Gaeta, organizzato
da Noisiamofuturo in partnership con la Luiss.
    “Le vittorie sono tutte belle, non saprei scegliere: mi
ricordo il primo campionato di C a Sassuolo o il primo scudetto
in Serie A – ha detto il tecnico livornese rispondendo ad alcune
domande -. Le sconfitte invece sono tutte brutte, alcune di più
perché ti rimane il dubbio che avresti potuto fare qualcosa
meglio”. Parlando dell’importanza di ricaricare le energie
mentali, Allegri ricorda come “al terzo anno di Milan o al
secondo di Juventus partimmo molto male, e anche se lavoravamo
tanto non ci rendevamo conto che stavamo perdendo lucidità:
quando abbiamo semplificato tutto siamo andati molto meglio”.
    Una battuta anche sui social, che ha definito “un’ulteriore
fonte di condizionamento per i giocatori, a volte è utile
tirarsi fuori da queste situazioni” e sulla sua Livorno, “dove
vado quando ho bisogno di tornare nel mondo reale”. (ANSA).
   


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