Allegri, discorso sul modulo

Juventus' head coach Massimilano Allegri and Juventus' sporting director Giuseppe Marotta during a training session on the eve of the Champions League match against Malmoe, Vinovo (Turin), North Italy, 15 September 2014. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

4-3-1-2. Anzi, no, 4-3-3. No, però questo in realtà è un 3-5-2. Eppure sembra un 4-4-2… O che sia un 4-3-2-1?“. Guardando le prime versioni della Juventus 2015/16 in tanti potrebbero essere andati in crisi, potrebbero aver avuto difficoltà nell’identificare un sistema di gioco chiaro e definito, come succedeva gli altri anni e come succede un buona parte delle squadre di calcio di alto livello, con le dovute eccezioni. Citofonare Monaco di Baviera, campanello Guardiola Josep, per maggiori informazioni riguardo all’utilità (dubbia) dei sistemi di gioco.

Spesso e volentieri il Bayern scende in campo con undici giocatori senza un criterio logico particolare, sfruttando altro tipo di doti. Che Massimiliano Allegri possa aver provato a far qualcosa di simile? Difficile, anche perchè è probabilmente il primo a essere cosciente che ha giocatori con caratteristiche ben diverse da quelli del Bayern. Il tecnico ha provato più che altro a cercare soluzioni alternative, per poi tornare al classico 3-5-2, prima come ibrido con il 4-3-3 e poi come modulo più “puro”, naturale.

Resto del Carlino