La tifoseria partenopea, secondo quanto si apprende da fonti del Viminale, sarà particolarmente messa sotto i riflettori dalle forze di sicurezza in vista del match di Serie A Torino-Napoli di domenica alle 15. I supporter si sposteranno per la prima volta nuovamente in Italia dopo il divieto di due mesi imposto dal ministero dell’Interno a seguito degli scontri dell’8 gennaio in autostrada con ultrà romanisti, ai quali è stato poi comminato lo stesso divieto.
Sono 8 al momento, in totale, le persone arrestate per gli incidenti verificatisi a Napoli prima e dopo la partita di Champions Napoli-Eintracht. Sale a 5 il numero dei napoletani arrestati, secondo quanto ha riferito il questore Alessandro Giuliano nel corso di una conferenza stampa, mentre sono tre per ora i tedeschi nei confronti dei quali sono stati adottati provvedimenti restrittivi. Sei uomini delle forze dell’ordine sono rimasti feriti o contusi negli incidenti di ieri a Napoli, ha spiegato il questore di Napoli.
Sono 470 gli ultrà tedeschi che dagli alberghi sono stati condotti negli uffici di Polizia per le procedure di identificazione: 120 sono stati accompagnati, nelle prime ore della notte, in questura a Frosinone e trattenuti per l’identificazione. Poi sono stati scortati presso l’aeroporto di Fiumicino e hanno lasciato l’Italia. Altri 350 ultrà sono ancora in questura a Salerno per essere identificati.
La polizia sta valutando la posizione di tutti gli altri tifosi, sia italiani sia tedeschi, che sono stati coinvolti negli incidenti avvenuti sia in piazza del Gesù che sul lungomare di Napoli. Per tutti gli arrestati il questore di Napoli ha già disposto il Daspo, dai 5 agli 8 anni. Uno degli arrestati – si tratta di un 32enne napoletano – è stato bloccato mentre lanciava pietre contro due dei cinque autobus che trasportavano i tifosi tedeschi. Dovrà rispondere di “lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive” e resistenza a pubblico ufficiale. Gli agenti del personale del commissariato di Giugliano-Villaricca hanno poi arrestato un 46enne di Aversa con precedenti di polizia, riconducibile al gruppo Lions della curva A, per aver lanciato, in via Chiatamone, un fumogeno e pietre contro la polizia, ribaltando e danneggiando bidoni della spazzatura. Contestualmente, agenti della Digos e del commissariato Secondigliano, sempre in via Chiatamone, hanno arrestato un 27enne tedesco poiché, con il volto travisato ed armato di un’asta di legno, in compagnia di altre persone in corso di identificazione, si è reso responsabile di un fitto lancio di oggetti contro la polizia. Infine, le indagini svolte dalla Digos con il supporto delle immagini registrate dalla polizia scientifica sui disordini di piazza del Gesù e calata Trinità Maggiore, hanno portato stamani all’arresto, in “flagranza differita”, di tre tifosi del Napoli – un 47enne napoletano riconducibile ad un sodalizio della curva B, un 51enne di Casoria ed un 38enne napoletano appartenenti a sodalizi della curva A – e di due tifosi dell’Eintracht di 35 e 28 anni. È in corso la completa identificazione di tutti i tifosi tedeschi giunti a Napoli, “la cui posizione – spiega la questura – verrà vagliata per aver organizzato una manifestazione non preavvisata nonché per ogni altro reato che, in base alle indagini, sarà ritenuto loro ascrivibile”.
“Le dichiarazioni del presidente dell’Uefa Ceferin sono inaccettabili perché partono da un pregiudizio, come se a Napoli fossero tutti delinquenti e chi arriva qua è invece santo. Non è vero, i delinquenti sono dappertutto e vanno affrontati con la consapevolezza che se non li estirpiamo dalla dinamica del gioco alla fine le persone non si potranno muovere per l’Europa per una partita”: così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, nella conferenza stampa in Prefettura a proposito delle parole di martedì del presidente dell’Uefa che definiva ‘intollerabile’ il divieto alla trasferta a Napoli per i tifosi dell’Eintracht. “Ieri la città di Napoli è stata ostaggio di teppisti per alcune ore, tedeschi e napoletani. Il vero tema adesso è che è stata fatta una giusta battaglia da parte del club e della prefettura per non vendere i biglietti ma il problema è che non basta, C’è un gruppo di persone che, indipendentemente dall’andare allo stadio, si muove per l’Europa per fare violenza a livello internazionale e la gestione di questi eventi non funziona”, ha detto Manfredi. “Serve un’azione mirata – ha spiegato il sindaco – per evitare che questi gruppi di teppisti vadano in giro per l’Europa a sfasciare le città. Il problema va affrontato frontalmente, altrimenti si riproporrà alle prossime partite. I violenti vanno tolti da mezzo, di qualsiasi nazione e squadra siano, non vanno protetti da nessuno”.
De Laurentiis: ‘Ieri sera ho visto uno stadio inglese’
La proposta di De Laurentiis
“La politica italiana della violenza nel calcio si è sempre lavata le mani. C’è stata l’unica premier a fare qualcosa, è stata inglese, una donna, e mi aspetto che la Meloni faccia lo stesso. Lo dico da tanto tempo: prendete la legge inglese e applicatela in Italia” ha detto De Laurentiis, in conferenza stampa in Prefettura a Napoli sottolineando che serve un cambiamento di norme perché “se qui non viene regolamentata la frequentazione dello stadio non esiste la possibilità neanche di migliorarla. Lo stadio dev’essere un luogo sacro dove questa rappresentazione scenica importantissima viene trasmessa al mondo, come avvenuto ieri per noi con un match visto da un miliardo di persone”. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha partecipato alla riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza con il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, e il sindaco, Gaetano Manfredi.

Le forze dell’ordine, con uno schieramento massiccio di uomini e mezzi, hanno bloccato nella notte le strade di accesso agli ingressi dell’hotel dove si trovano i tifosi tedeschi. In via Chiatamone, in particolare, in precedenza c’era stato un tentativo di assalto respinto.
Napoli-Eintracht, Jesus: ‘Scontri tra tifosi? Inaccettabile nel 2023’
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