Sabato scorso, presso la sala polivalente di Fiorentino, si è tenuta la conferenza ”Mafia, che fare?” organizzata da Alternativa Giovanile, movimento giovani di Alleanza Popolare.
Fabrizio Perotto, fondatore di Alternativa Giovanile, ha presentato la serata introducendo l’ospite: Benny Calasanzio.
Giornalista 25enne, residente a Verona di origini siciliane.
Collabora con “Il Fatto Quotidiano”.
Ha raccontato la sua storia.
Di come la mafia abbia allungato i tentacoli sulla sua famiglia.
Tra il 21 aprile ed 17 dicembre 1992, Benny Calasanzio perse prima lo zio poi il nonno in attentati mafiosi, a causa della loro voglia di libertà, nel realizzare i propri sogni di imprenditori sani, liberi da vincoli.
In quel periodo storico, gli anni ’90, in Sicilia non ci si poteva ribellare ad un sistema mafioso che impediva alla sana imprenditoria di lavorare onestamente. Se non con costi altissimi.
Sicuri della propria forza morale Giuseppe e Paolo Borsellino hanno detto no a Cosa Nostra: ripetutamente, prima per la cessione dell’azienda edile poi sulla richiesta del “pizzo”.
Firmarono una condanna a morte.
Benny Calasanzio, un italiano che si fa onore nel suo campo professionale, gira l’Italia ed anche l’Europa per raccontare la propria storia.
La storia della sua famiglia.
Traspare dalla sua voce, dai suoi occhi una passione di legalità e pulizia.
Emergono i valori fondanti trasmessi da una sana famiglia siciliana, che altro non voleva che svolgere il proprio lavoro,senza padroni.
Presenti alla conferenza Il Segretario per gli Affari Interni Valeria Ciavatta ed il Segretario per gli Affari Esteri Antonella Mularoni.
Alternativa Giovanile