Altra figuraccia per San Marino. Respinto dalla FSGC il tesseramento di Alessandro Alciato alla Fiorita. Il suo giusto sfogo!

dalla pagina personale di Alessandro Alciato, giornalista sportivo Sky.

”PREMESSA: quelle che seguono sono opinioni strettamente personali

Questa è la storia di una poltrona con tanta colla.

Questa è la storia della poltrona di Marco Tura, presidente della Federcalcio di San Marino.

La Fiorita, la squadra campione in carica, aveva deciso di tesserarmi in vista dei preliminari di Champions League, il 26 giugno a Gibilterra. Non sono un calciatore, non ho mai avuto la presunzione di esserlo. Sono un giornalista, con una voglia forte: raccontare, il più possibile, le storie vere, non solo quelle che stanno dietro i grandi campioni, ma anche le esperienze di vita di giocatori molto meno famosi. Ma umanamente comunque top players. Ricevendo il tesseramento della Fiorita, attraverso le telecamere di Sky (e qui il mio ringraziamento sincero va al condirettore Giuseppe De Bellis, per avermi appoggiato in tutto) avrei potuto raccontare, giorno dopo giorno, dall’interno, come una squadra di dilettanti (ripeto, dilettanti per status ma professionisti col cuore) arriva al sogno Champions, e come si prepara attraverso gli allenamenti e non solo. Sono stati fatti tutti i passi burocratici necessari, quelli previsti dai regolamenti. Già, i regolamenti. Ho sostenuto le visite mediche Uefa. Ripeto, con un intento preciso: raccontare una storia bellissima. Di sentimenti e di sudore, tanto sudore. La storia di Gianluca Vivan, che guida il muletto per dieci ore e poi va ad allenarsi. Di Simone Loiodice, che lavora nella stessa azienda di Gianluca. Quella di Marco Gasperoni, che si alza alle 6 del mattino, lavora in spiaggia come bagnino fino alle sei di sera a Rimini, poi sale a San Marino, si allena, sogna la Champions, torna a casa alle dieci di sera e il giorno dopo si rialza alle 6. E per giocare in Champions deve chiedere il permesso ai genitori, perché il lavoro è lavoro e lasciare la spiaggia anche solo per un giorno può essere un problema. La storia di tutti gli altri loro compagni, da Samuele Olivi, otto presenze nella Under 21 azzurra, in giù. La società ha depositato il tesseramento in federazione. Ma in federazione c’era quella poltrona…

Michele Della Valle, il segretario-team manager-organizzatore di viaggi della Fiorita (insomma una di quelle figure che nelle società professionistiche non esistono, nel senso che il suo lavoro se lo dividono almeno tre persone…), ha depositato il contratto, per me a titolo gratuito ovviamente, con grande anticipo rispetto alle scadenze Uefa. Ma, giorno dopo giorno, la Federcalcio non lo approvava. Finchè ho chiesto un incontro al proprietario della poltrona con la colla, Tura. Che ha accettato, e per questo continuo a ringraziarlo, perché non era un atto dovuto dire di sì. Ci siamo incontrati nella sede della Federazione di San Marino il pomeriggio di ieri, 20 giugno, alle 15. Con me il dirigente della Fiorita Paolo Zanotti, presente anche il direttore generale della federazione Pacchioni, un manager illuminato e di comprovate capacità imprenditoriali. Non posso riportare tutto quello che ci siamo detti in un’ora e mezza di colloquio (nel senso che non finirei più di scrivere), il tempo esatto di una partita, ma il riassunto dei concetti principali sì.

Premessa importante: non esisteva alcun regolamento che potesse impedire la ratifica del tesseramento depositato dalla Fiorita.

Mi ha detto che non essendo io tesserato da alcuna società da 19 anni, non mi poteva tesserare. Non è vero, non esiste alcun regolamento che lo vieti.

Mi ha detto che lo fa per l’onorabilità del campionato di San Marino. Gli ho detto che così mi stava discriminando platealmente.

Mi ha detto che le discriminazioni riguardano i musulmani, i cristiani, i bianchi, i neri. Testuale. Gli ho detto che l’articolo uno dello statuto federale della sua federazione, che ho letto e riletto, recita così: “la federazione rifiuta tutte le discriminazioni di etnia, sesso, lingua, religione, politica O DI QUALSIASI ALTRA NATURA”. Le parole “qualsiasi altra natura” mi sembrano molto chiare. Ha ribattuto che qualsiasi altra natura si riferisce comunque al fatto di essere musulmano o cristiano o bianco o nero (di nuovo…). L’italiano per me continua ad essere una lingua molto chiara.

Ha detto che esiste un precedente, riguarda il mancato tesseramento di Gene Gnocchi anni fa, dopo alcune osservazioni mie ha convenuto – almeno in questo caso – sul fatto di aver fatto un paragone non giusto. Quindi il precedente non riguarda il mio caso.

Ho passato un’ora e mezza a smontare sue tesi molto discutibili, dicendo sempre la stessa, sacrosanta cosa: “Presidente, ci sono delle regole. E le regole sono chiare. Io non ne ho infranta nessuna, lei non tesserandomi invece….”.

Le risposte, e qui veniamo al punto, sono state terribili. Ter-ri-bi-li! Il concetto: esistono le regole e poi esistono delle cose non scritte che in un posto piccolo come San Marino hanno il loro peso.

Ma soprattutto: il 90% delle società avversarie sono gelose della Fiorita per la visibilità che ha in questo momento, e siccome loro mi votano….

Ecco la poltrona. La colla. Tanta colla.

Ecco un presidente che non rispetta le regole. Che discrimina nel nome della gelosia di alcune squadre verso un’altra, nel nome dei voti.

Una frase non la dimenticherò mai: “Se io vado dal panettiere, e il panettiere è sostenitore di un club avversario della Fiorita, io come giustifico un tuo eventuale tesseramento?”.

PRESIDENTE, DICENDO LA VERITA’: CI SONO DELLE REGOLE, MAGARI NON LE CONDIVIDO, MA IN QUALITA’ DI PRESIDENTE FEDERALE NON POSSO NON FARLE RISPETTARE E RISPETTARLE IO STESSO

Ho due figli, Allegra e Niccolò. Mia moglie Eleonora ripete mille volte al giorno a entrambi che bisogna sempre dire la verità e che le regole vanno rispettate. Ha ragione. Totalmente ragione.

Il presidente Tura ha preso una decisione in nome della difesa della gelosia altrui. In nome dei voti che non vuole perdere. “Se il problema è la visibilità – presidente – nei prossimi due giorni posso raccontare anche le storie degli altri club di San Marino. Raccontiamo il movimento, perché è questo che mi interessa”. Niente da fare.

Sul cellulare di Paolo Zanotti – una brava persona come raramente ne ho incontrate – è arrivato un messaggio da parte di un appartenente a un’altra società, in cui si alludeva al fatto che attraverso la mia presenza La Fiorita avesse raccolto 50.000 euro (!!!!). Io denuncerei chi l’ha scritto, ma lui è un buono e probabilmente non lo farà.

Ho fatto una domanda al presidente Tura: “Scusi, ma siccome deve scrivere la motivazione ufficiale per cui non mi tesserà, cosa scriverà?”.

Risposta: “Che non ti tessero perché la tua presenza non eleverebbe la qualità del calcio sammarinese”.

Peccato che, come si può vedere nella fotografia, nella mail ufficiale, alla voce motivazione, abbia scritto questo:

IN BASE A QUANTO GIA’ COMUNICATI QUESTO POMERIGGIO IN RIUNIONE

Non ha avuto il coraggio di mettere nero su bianco la verità. Non ha avuto il coraggio di dire che i regolamenti, a San Marino, non sono tutto.

Però io sono felice. Sono felice perché ho conosciuto un gruppo straordinario. Ho vinto perché ho conosciuto i ragazzi della squadra da pochi giorni ma è come se li conoscessi da una vita. Sono felice perché mi hanno detto cose bellissime. Sono felice perché ho degli amici in più (che non votano…). Sono felice perché le loro storie continuerò comunque a raccontarle. Sono felice perché, per me, La Fiorita è la squadra Campione d’Europa.

Grazie Alan. Grazie Denis. Grazie Bollo. Grazie Damiano, che hai giocato il Mondiale eppure sei qui. Grazie mister Procopio. Grazie a tutti.

E grazie, presidente Tura. Perché oggi, più che mai, ho capito una cosa. Le poltrone non sono tutto.

Alessandro”

 

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