Ancora da San Marino non è possibile ordinare i prodotti venduti da Amazon a meno che non ci si appoggi a un indirizzo italiano e si paghi l’Iva al Bel Paese.
A gennaio 2015 la segreteria di Stato alle Finanze aveva affermato che il problema si sarebbe risolto in breve tempo, ma a distanza di oltre 4 mesi, ancora non è possibile effettuare acquisti con indirizzo sammarinese
Lo scontro contro il colosso delle vendite on line era iniziato con il sequestro lo scorso, da parte dell’ufficio Tributario, di 3 bancali di merce che sarebbero dovuti entrare nella case dei sammarinesi.
La querelle è nata perchè Amazon.it non faceva pagare la monofase agli acquirenti sammarinesi. Con grande gioia degli abitanti del Titano.
Un privilegio per i consumatori residenti, che ora è finito. Sul sito italiano di Amazon sono in vendita milioni di articoli.
Qualsiasi cosa possiate immaginare Amazon.it la vende. E se c’è qualcosa che non riuscite a immaginare, Amazon. it vende anche quella.
Tutine per cani, grattiere per gatti a forma di console per dj, affetta banane, rami finti, cibi biologici per cani vegetariani, per cani diabetici e per cani obesi, televisori da 52 pollici, confezioni di acqua da 6 bottiglie importate dalle Fiji e giocattoli erotici oversize tra cui un doppio vibratore da 45 centimetri.
Ma a oggi, qualsiasi prodotto si voglia acquistare tramite l’azienda di Jeff Bezos, ancora non è possibile farla spedire a un domicilio dell’antica Repubblica. Nonostante le rassicurazioni della segreteria alle Finanze.
Marco Bollini, La Tribuna
