Un Trump imperiale ( per la verità più Caligola che Adriano !!!) circondato da una corte composta da qualche vassallo e sopratutto dai tecno-miliardari che salutano con il braccio teso (Musk !) promette di fare grande l’America .
Bhoo!!!
L’America è già grande come potenza militare ed economica globale.
Ma vediamo un po’ di storia, di come si è giunti a questa attuale grandezza : è interessante e spiega un sacco di cose .
“DESTINO MANIFESTO” (più o meno Dio lo vuole) venne chiamata la politica espansionistica adottata dai neonati Stati Uniti subito dopo la dichiarazione d’Indipendenza dall’impero britannico (1776) : gli USA si distaccavano da un impero per diventare a loro volta un impero ancora più grande e potente nonostante la retorica dell’autodeterminazione e della libertà .
Infatti sin dagli albori della loro nascita, gli Stati Uniti hanno praticato prima all’interno una colonizzazione aggressiva (come nel suo piccolo Israele in Palestina), iniziata con la presenza di coloni europei sulla costa est e proseguita poi con la conquista verso ovest avvenuta trucidando i nativi americani (un vero e proprio genocidio) e sfruttando il lavoro degli schiavi deportati dall’Africa in America ( alla fine del 1700 gli schiavi costituivano circa un quinto della popolazione totale ). Poi, nel corso dell’ 800 anche verso l’esterno , conquistando militarmente Texax , California e Nuovo Messico (Strappati al Messico), poi successivamente le Hawaii, prima stato indipendente, ( ho tralasciato per brevità la sorte di Filippine, Guan , Cuba ecct) ; all’inizio del 900, sempre militarmente, gli Stati Uniti si impossessarono, a spese della Colombia, dell’istmo che divideva l’oceano atlantico dall’oceano pacifico , lo chiamarono Panama , uno stato fantoccio che garantì agli USA la costruzione e l’uso del canale omonimo ( vi dicono qualche cosa le sparate sul canale di queste settimane ?!?!)
Poi l’espansione imperialista proseguì con Roosvelt e la sua politica di “USA POLIZIOTTI DEL MONDO”: si sono avuti ulteriori e ripetuti interventi militari specie in America latina (chiamato “cortile di casa”) per ribaltare i regimi sgraditi .
La storia recente è più nota . in particolare l’intervento americano nella prima e, ancor di più, nella seconda guerra mondiale, hanno certificato il ruolo egemonico assoluto degli USA sia militare (attualmente 800 basi militari nel mondo contro le appena 20 complessive di Russia,Cina ,Francia ed Inghilterra) , sia economico ( Il Fondo Monetario, la Banca Mondiate -a completa trazione americana- e il dollaro come moneta di scambio e di riserva ).
Anche negli ultimi decenni non sono mancati ripetuti interventi vuoi della CIA per fare cadere Governi eletti democraticamente (Iran, Cile, Argentina ecct) o direttamente militari (Corea, Vietnam, Afganistan, Iraq ecct) che hanno cercato di ribadire e consolidare il ruolo imperiale degli Stati Uniti .
Ma gli imperi nascono, si affermano e poi – inesorabilmente- declinano. E’ quello che sta succedendo all’America, è quello che il cinghialone Trump cercherà di fermare o esorcizzare soprattutto a spese dell’Europa- la bella addormentata- che rischia di frantumarsi prima ancora di essersi veramente unita.
I Governi sovranisti e l’internazionale superdestrosa in fase di costituzione saranno gli strumenti con cui l’alleanza tecnocratica-economica-politica che ha eletto Trump cercherà di dividere L’Europa e di mangiarsela pezzo dopo pezzo , e pazienza se anche a Putin bisognerà concedere qualche bocconcino .
Il rischio per noi europei è talmente grave e letale che potrebbe, finalmente, costituire quella spinta decisiva che fa superare rassegnazione e fatalismo di tanti governi europei, a partire da quelli dei Paesi più importanti .
Occorre modificare subito il criterio dell’unanimità nelle decisioni , poi l’elezione diretta del Presidente della Commissione Europea , l’unificazione sovranazionale della politica estera, finanziaria e di difesa , accettando come Unione Europea e non come singoli stati , anche la sfida tecnologica ed energetica. Chi ci sta ci sta e si fa subito, gli altri fuori o in un cerchio esterno all’Unione Europea per dargli il tempo di aderire oppure no.
L’Unione Europea certamente non è madre Teresa di Calcutta, ha anch’essa un pesante passato coloniale, è stata dilaniata per secoli da guerre fratricide e genocidi, ma ha il vantaggio di radici millenarie profonde e feconde da cui attingere linfa vitale per il suo futuro . Ce la possiamo fare se tutti , singoli cittadini, giovani e popoli dell’Unione, ci crediamo e ci mettiamo l’energia necessaria .
L’elezione di Trump potrebbe proprio involontariamente compiere questo miracolo .
Wiva gli stati uniti d’Europa .
Dario Manzaroli