
Silvio Berlusconi è ricoverato presso l’ospedale San Raffaele di Milano dallo scorso 5 aprile a causa di un’infezione polmonare in conseguenza di una forma di leucemia cronica per la quale il Cavaliere è in cura da tempo. Dopo alcuni giorni di paura e un ricovero di 12 giorni in terapia intensiva, il presidente di Forza Italia sembra essere prossimo alle dimissioni. Le sue condizioni sono in netto miglioramento e tra i medici serpeggia un cauto ottimismo. Nella giornata di oggi è atteso il settimo bollettino firmato dai professori Alberto Zangrillo e Fabio Lo Cicero, che lo hanno in cura fin dal ricovero. Intanto, in attesa di tornare a casa, l’ex premier ha ripreso a lavorare e in questi giorni sta preparando la convention di Milano del 5 e 6 maggio, alla quale dovrebbe prendere parte da remoto.
“Berlusconi sta meglio, ho parlato con lui ieri sera, sta preparando il suo intervento per la manifestazione che si svolgerà a Milano, ci sarà il suo messaggio alla convention. Io ho voluto questa manifestazione per dimostrare che il leader di Forza Italia è Silvio Berlusconi, è lui la nostra guida, non ci sono altri aspiranti leader“, ha dichiarato Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, ministro degli Esteri e vicepremier del governo Meloni, intervenendo ad Agorà. L’impegno del Cavaliere per questa convention è massimo, come sottolineato anche dal numero due degli azzurri: “Mi auguro che possa lasciare il San Raffaele nei prossimi giorni. È pienamente impegnato con la testa, le idee, le proposte e ci incalza e ci riempie di idee e suggerimenti. Dal San Raffaele ci dà le giuste indicazioni per lavorare nella direzione di tagliare le tasse ai cittadini“.
La degenza ospedaliera non ha fermato il presidente di Forza Italia, che continua a lavorare alacremente per rispettare gli impegni presi con gli elettori in campagna elettorale, dimostrando per l’ennesima volta il suo grande senso del dovere. Ora in tanti lo attendono nuovamente sul suo scranno in Senato e tra chi, fin dall’inizio di questo ricovero, non ha fatto mancare la sua vicinanza pubblica c’è Matteo Salvini. Intervenuto ai microfoni di Rtl 102.5, il leader legista ha confermato il suo affetto per il Cavaliere: “Ha fatto e può fare ancora molto. Spero che umanamente prima ancora che politicamente possa ritrovare la sua casa e i suoi affetti, non vedo loro di stringergli la mano. Lo ritengo un amico prima ancora che un alleato. Conto di andarlo a trovare a casa“. Al pari di Antonio Tajani, anche Salvini non ha fatto visita a Berlusconi in ospedale, dove si sono alternati i figli e gli affetti più cari.
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