“Il PDL e la Lega hanno perso lo smalto degli anni passati, il Terzo Polo non intercetta i voti in libera uscita dal Centro-destra e, quindi, non decolla nonostante la convergenza di UDC, FLI e API; la sinistra nel suo complesso trova nuovi punti di riferimento che solo pochi mesi fa sembravano improponibili. Nascono nuovi attori politici legati talvolta a vicende locali e più spesso a specifiche problematiche di fondo che coinvolgono interessi generali”. Questa l’analisi di Publio Fiori che rappresenta la Federazione dei Democratici Cristiani a pochi giorni dalle elezioni.
“Comunque vadano a finire i ballottaggi alcune indicazioni politiche appaiono sufficientemente chiare. Coloro che hanno dato spazio all’individualismo, agli egoismi sociali, al successo personale, si ritrovano ora dinanzi ad una società civile che pensa la politica secondo interessi e spinte distanti da una visione etica e comunitaria”. Ha continuato Publio Fiori.
“In questo scenario l’assenza dei cattolici non è più consentita. Che fine hanno fatto? Non mi riferisco a quelli che si sono fatti ingabbiare, a destra e a sinistra, in partiti dove sono praticamente ridotti all’insignificanza. Non penso a Casini che, pur tenendosi stretto lo Scudo Crociato, ha rinunciato a cogliere l’eredità del cattolicesimo politico. Penso ai tantissimi movimenti, associazioni, comitati, partiti che si sono costituiti spontaneamente nei territori nel tentativo di dare un obiettivo politico alle sollecitazioni di Benedetto XVI.
Che aspettiamo ad unirci nella nostra Federazione dei Democratici Cristiani, dove già in molti sono confluiti, per rifondare un partito d’ispirazione cattolica che realizzi sul piano politico i valori laici della nostra Costituzione?”. Ha concluso Publio Fiori
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