Amnesty Inetrnational,’a Riad Ronaldo parli dei diritti violati’

(ANSA) – ROMA, 05 GEN – “Cristiano Ronaldo non dovrebbe
permettere che la sua fama e il suo status di celebrità vengano
usati come strumento di ‘sportswashing’ dai Sauditi. Invece di
elogiare pubblicamente l’Arabia Saudita, dovrebbe utilizzare il
proprio tempo all’Al-Nassr per parlare della miriade di
violazioni dei diritti umani che vengono commessi in quel
paese”.
    Questo tweet di ‘Amnesty International’, subito rilanciato
dalla Bbc e dai media del gruppo Globo, suscita nuove
discussioni sull’esperienza di CR7 in Arabia Saudita, tra
problemi di tesseramento in Arabia e di squalifiche in
Inghilterra che gli impediscono per ora di scendere in campo.
    Alle considerazioni via social, si aggiungono poi le parole di
Dana Ahmed, ricercatrice e portavoce di ‘Amnesty International’.
    “In Arabia Saudita – spiega – è quasi routine che delle persone
vengano giustiziate per crimini come traffico di droga,
assassinio e stupro. C’è stato un caso in cui sono state
eseguite 81 condanne a morte in un singolo giorno. Inoltre le
autorità di quel paese continuano a reprimere la libertà di
espressione e di associazione, con pesanti condanne detentive
comminate a difensori dei diritti umani, attiviste per i diritti
delle donne e altri attivisti politici. Ed è molto probabile che
le autorità saudite promuovano la presenza di Ronaldo per
distogliere l’attenzione da queste terribili violazioni dei
diritti umani”. (ANSA).
   


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