Ana Quiles ‘Giocate a testa alta, in questo voi più forti’

(di Ana Quiles) (ANSA) – ROMA, 04 LUG – “Cari amici italiani, è arrivato il
momento: confrontare cuore e testa. Da una parte la squadra del
mio paese, dall’altra quella di chi mi ha fatto sentire a casa.
    Ci sono tante similitudini fra gli spagnoli e gli italiani, ma
ci sono anche grosse differenze. Ad esempio, il vostro
caratteristico senso di appartenenza, invidiato in tutto il
mondo e che ho fatto mio in questi cinque anni in Italia.
    L’orgoglio di rappresentare a testa alta un Paese ed urlarlo ad
alta voce: su questo siete in un livello leggermente superiore
agli spagnoli. Sicuramente quest’ultimo e difficile anno ha
accentuato ancora di più questo tratto. Non a caso, proprio
questo ha fatto della vostra nazionale un gruppo forte, coeso ed
unito. Un fattore che probabilmente è mancato un po’ alla
Spagna. C’è un’ammirazione “bilaterale”. Un po’ di spunto sul
gioco spagnolo Mancini lo ha preso. Il tiki taka che adesso “annoia” ha rivoluzionato notevolmente il vostro stile
catenacciaro caduto in disuso, dotando il vostro calcio di
verticalità e ritmo che prima non c’erano. Abbiamo anche tante
cose in comune: il calcio è un perno fondamentale delle nostre
nazioni, parla per tutti noi, ed entrambi siamo in una fase di
cambiamento. Il progetto italiano è quasi consolidato, quello
spagnolo ha un bel futuro. I nostri CT seguono strade simili:
hanno deciso di partire dal talento. Allenano cercando il
dominio del gioco, sono due tecnici coraggiosi e fanno tacere le
critiche con i loro risultati. Entrambi hanno rinunciato ai
blocchi. Sono sempre alla ricerca della bellezza del gioco e il
suo lavoro gli ha portati in semifinale. Il reparto difensivo è
il più debole per la furia Roja, manca un senatore come Sergio
Ramos che voi avete in Chiellini e Bonucci. Il centrocampo non è
quello del 2010, ma ha il giocatore più giovane della storia del
calcio spagnolo, Pedri, chissà se sarà il prossimo Iniesta. Voi
avete Pessina, che è riuscito in tempo record a impressionarci.
    Il bello del calcio è sempre stato questo: tutto può accadere
fino a l’ultimo momento. Azzurri vs La Roja, che vinca il
migliore. Viva España e forza Italia. Sia come sia, avrò
comunque la sensazione di aver vinto”. (ANSA).
   


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