La notizia ha dell’incredibile anche se è totalmente reale.
Allah – o un nome similare – , un operaio libanese di circa 25-30 anni senza documenti, è fuggito dal suo paese dopo che gli ezbollah libanesi hanno ucciso tutta la sua famiglia. Negli occhi del profugo tutto l’orrore di chi si è visto ammazzare e trucidare tutte le sue sorelline.
Chi ha aperto questa gara umanitaria è l’Avv.Achille Campagna, noto e stimato penalista sammarinese, che si è visto letteralmente ”recapitare” da de suoi amici-clienti questo poveretto.
Tutto è iniziato ieri sera quando un suo cliente (un negoziante del centro storico di San Marino) gli ha telefonato perché si era imbattuto in questo ragazzo libanese che vagava senza meta nel centro storico sammarinese. Il ragazzo parla solo arabo e inglese, e da qui l’idea del negoziante di interpellare l’Avv. Campagna che è uno dei pochi legali sammarinesi che parla in maniera fluente la lingua anglosassone. Di li a poco avverrà il primo incontro tra i due.
Immediatamente, resosi conto della situazione, l’Avv.Campagna porta il libanese all’Ufficio Stranieri della Gendarmeria (Campagna ha parlato in maniera lusinghiera dei gendarmi dicendomi al telefono che erano preparati a questa evenienza e che parlavano perfettamente la lingua inglese). La Gendarmeria se ne fa carico e dopo aver esperito tutti gli atti formali previsti dalla normativa sammarinese in questi casi, conducono il libanese alla Casa famiglia di San Michele a Serravalle.
Qui si chiude per ora la vicenda del profugo libanese a San Marino. Quest’oggi informeremo i nostri lettori sul prosieguo di questa vicenda.
Marco Severini – Direttore del Giornale.sm












