Capotreno scaraventato fuori dal convoglio da un uomo che non aveva il biglietto. Un altro malmenato, per identici motivi, dall’uomo appena soccorso dopo essere rimasto bloccato con la maglietta da una porta automatica. Personale di Trenitalia vittima di aggressioni qualche giorno fa nelle Marche e a distanza di pochi minuti. Il primo episodio a Osimo Scalo, attorno alle 8 mercoledì. Alla richiesta del biglietto, un nigeriano di 35 anni, residente a Montemarciano, si è rifiutato di esibirlo. Appena il regionale si è fermato il capotreno ha accompagnato il giovane all’uscita. Lui, con uno scatto d’ira, lo ha preso a calci e a pugni, facendolo rotolare fuori del convoglio. L’intervento della Polfer, poco dopo, ha evitato che la situazione degenerasse: l’aggressore è stato bloccato e accompagnato negli Uffici della Polizia Ferroviaria di Ancona, mentre il ferroviere ha deciso di continuare a lavorare, riservandosi di ricorrere alle cure mediche solo alla fine del turno di servizio. Nel pomeriggio verso le 14.30 a Civitanova Marche un 26enne napoletano, residente a Rimini, mentre saliva su un treno regionale è rimasto impigliato nella chiusura automatica delle porte. Aiutato dal capotreno a liberarsi, dopo la richiesta del biglietto, ha ingaggiato una discussione che è poi sfociata in aggressione fisica ai danni del ferroviere. Un colpo lo ha ricevuto anche il capostazione, intervenuto in soccorso del capotreno. Sul posto è intervenuta la Polfer di Ancona che ha bloccato il giovane, mentre la Croce Verde di Civitanova ha trasportato il capostazione aggredito al pronto soccorso per alcune medicazioni. Il Messaggero
